Giornata del sollievo nelle piazze abruzzesi

24 maggio 2013 | 10:47
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Giornata del sollievo nelle piazze abruzzesi

“Mai più soli nel dolore” è lo slogan della celebrazione nelle piazze abruzzesi ed italiane della XI Giornata nazionale del sollievo, prevista per domenica 26 maggio.

L’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, è tutelato dalla legge numero 38 del 2010, che assicura anche la promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia. Per sensibilizzare la cittadinanza alla cultura del sollievo, la Regione Abruzzo, in collaborazione con le Asl, partecipa alla campagna nazionale del Ministero della salute di domenica 26 maggio. La manifestazione, che avrà come protagonisti i cittadini e gli operatori del settore, consiste nell’allestimento, in ciascuna delle piazze principali dei quattro capoluoghi di provincia, di appositi punti informativi dove è possibile ottenere dagli operatori sanitari e dai volontari informazioni sui diritti e sulle terapie di contrasto al dolore.

«Una delle mie priorità da Commissario ad acta per la sanità – ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi – è stata quella di realizzare gli hospice, dopo il ritardo accumulato dall’Abruzzo in tema di terapie del dolore e cure palliative. Siamo partiti prima con l’hospice di Lanciano e poi con il Bunganville di Pescara. tra qualche mese saranno inaugurati quello di Torrevecchia Teatina e Teramo ed entro fine anno quello dell’Aquila. In questo modo daremo una risposta di civiltà e di grande umanità oltre che di sanità, perché il sollievo non è solamente desiderabile ma anche possibile, allo stato attuale della medicina e diventa un dovere della comunità assicurarlo a tutti».

La terapia del dolore viene somministrata in Abruzzo, oltre che negli hospice, anche attraverso le Reti della terapia del dolore e delle cure palliative finalizzate a garantire ai pazienti risposte assistenziali uniformi su tutto il territorio regionale.

«Quella dell’assistenza domiciliare è una ottima risposta – ha concluso Chiodi – perché in queste occasioni il paziente può stare in un ambiente conosciuto e trarne benefici psicologici notevoli. La Regione ha attivato un sistema di assistenza domiciliare qualificato: nel 2011 sono stati 17 mila i pazienti assistiti. Il nostro obiettivo è di un ulteriore potenziamento ma si deve tener conto che ci eravamo posti degli obiettivi con il sistema sanitario nazionale e che questi sono stati da noi rispettati, ottenendo anche una premialità».