Salone libro, De Fanis: «Non ho oscurato L’Aquila»

24 maggio 2013 | 13:25
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Salone libro, De Fanis: «Non ho oscurato L’Aquila»

Al Salone del libro appena conclusosi a Torino «l’unica nota negativa nel bilancio della presenza della Regione Abruzzo è la diatriba con il comune dell’Aquila». Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche culturali, [i]Luigi De Fanis[/i], tornando sulla [i]querelle[/i] tra la Regione e il Comune dell’Aquila sull’annullamento dell’appuntamento in calendario al Salone del libro di Torino per ‘L’Aquila capitale della cultura 2019“, dove era prevista la presenza della senatrice e assessore alla Cultura del Comune, Stefania Pezzopane, e il sindaco, Massimo Cialente.

«Non sono così cattivo e deficiente – ha detto De Fanis – da oscurare il mio capoluogo di Regione. Chi rappresenta la città non può rifugiarsi dietro la mia assenza dettata dal fatto che avevo la febbre a 38. Bastava anche un delegato».

«La Regione – ha aggiunto De Fanis – appena ricevuta la richiesta ha fatto sì che il capoluogo avesse una grande vetrina dopo gli eventi che l’hanno distrutto e non c’era vetrina migliore del Salone del libro dove era stato riservato uno spazio nella giornata e in un orario clou della manifestazione torinese».

«Come si fa a non parlare dell’Aquila nello [i]stand[/i] della Regione Abruzzo?», si è chiesto quindi De Fanis che ha puntualizzato: «Quando si parla di Abruzzo si parla dell’Aquila».

La Regione Abruzzo ha partecipato al Salone del Libro con un proprio spazio espositivo realizzato con una grafica imperniata sulla figura di Gabriele D’Annunzio, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla nascita. Alla [i]kermesse [/i]torinese di rilevanza internazionale, hanno partecipato quasi 330 mila visitatori provenienti dall’Italia e dal resto dei paesi europei, con un incremento del 20% delle vendite dei libri, nonostante il settore dell’editoria stia attraversando un periodo non certo favorevole.

Oltre 50 le Case editrici partecipanti, che hanno dato luogo a 18 eventi e 70 presentazioni, tra libri e premi prestigiosi come il premio letterario dedicato a John Fante “Il Dio mio Padre”; “[i]Trabocchi, Libri e Rose[/i]”, rassegna editoriale moderna sulle tradizioni arcaiche della terra d’Abruzzo; tavola rotonda su “[i]Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio: 2 intellettuali dell’Italia Unita[/i]”; tavola rotonda “[i]Le Pratiche della Medicina tradizionale dall’Abruzzo al resto del mondo: la Cina e il Paraguay[/i]” e il convegno “[i]Storie di Migrazioni[/i]” a cura dell’Associazione Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte e Valle D’Aosta.

De Fanis ha spiegato che «lo stand abruzzese è stato frequentato da chi voleva toccare con mano la cultura e da chi desiderava conoscere gli autori che sono stati più di 100». «Tutti i visitatori – ha aggiunto – hanno mostrato di apprezzare l’offerta culturale, che non si limitava solo ai libri ma anche ad un’altra identità dell’Abruzzo: la sua storia, i suoi personaggi, la sua arte e da ultimo la sua famosa gastronomia».

Significativa la presenza di inziative abruzzesi anche al di fuori degli spazi espositivi: presso il Museo Nazionale del Cinema è stato presentato il libro “Amor vacui – il cinema di Michelangelo Antonioni” con la presenza dell’autore, della nipote del regista Elisabetta Antonioni e del regista Andrea Castellanza.

A conclusione del XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino gli organizzatori, coordinati dall’assessore Regionale del Piemonte Michele Coppola, hanno invitato la Regione Abruzzo a patecipare alla prossima edizione del salone come ospite d’onore.