
di Claudia Giannone
Tra giochi di colori e cori degli ultras, eccoci arrivati alla prima giornata dei play off.
L’Aquila, finalmente, riesce a vendicarsi dell’umiliazione subita in campionato. Un Chieti attivo, ma che non conclude, una compagine rossoblù che riesce a produrre soprattutto sulle ripartenze.
Prima del fischio d’inizio, è il momento delle coreografie. Mentre sulla cosiddetta “curva truscianti” sono presenti ultras del Chieti che non hanno avuto la possibilità di entrare allo stadio, 2165 persone affollano il “Fattori”. Da una parte, quindi, i fumogeni neroverdi riempiono l’aria all’esterno del campo, mentre nella curva sud, gremita di tifosi, vengono accesi brillanti fumogeni rossi, bianchi e blu, e vengono issati striscioni per la squadra. Anche il settore ospiti è quasi pieno, ma solo bandiere e striscioni verdi appaiono in zona.
Alle quattro in punto, il match inizia.
Al 14’minuto, il Chieti inizia a produrre qualcosa di davvero positivo: è Vitone con il sinistro a cercare la porta, ma la sfera esce di poco.
Sono proprio i teatini a tenere il gioco nei primi venti minuti: i passaggi dell’Aquila ci sono, ma spesso sono sconnessi o vengono proprio interrotti dai neroverdi. E De Sousa corre senza sosta sulla fascia, andando indisturbato da una parte all’altra.
{{*ExtraImg_137882_ArtImgCenter_500x334_Foto di Marcello Spimpolo}}
Ma al 23’ minuto, qualcosa cambia: è L’Aquila, che finora aveva leggermente sofferto, a passare in vantaggio. Su sponda di Infantino, è Improta a ricevere positivamente il pallone, riuscendo dalla distanza a gonfiare la rete.
E poteva esserci il raddoppio. Al 29’, miracolo di Cappa: Ciotola entra in area e calcia sul portiere, la ribattuta è favorevole per Improta, che batte di testa a botta sicura, ma si trova l’ennesima respinta dell’estremo difensore e l’allontanamento del pallone. Ciotola notevole in questo primo tempo.
Ma nel secondo tempo, il clima non si raffredda affatto. Di nuovo al 14’ minuto, è il Chieti a partire in buona posizione, tentando con un bel tiro di De Sousa: Testa, però, riesce a bloccare in due tempi, spalmandosi a terra.
Ancora al 23’, sono i teatini a portarsi avanti, con una bella conclusione di Vitone che di sinistro manda fuori. E al 35’, Rinaldi batte dalla distanza e rischia di prendere il palo alla destra dell’estremo difensore rossoblù.
Ma di nuovo, dopo tanto pressing da parte degli ospiti, è L’Aquila ad avere la meglio. Al 37’ minuto, tra l’esultanza dei tifosi in tribuna ed in curva, oltre che al di fuori dello stadio, Carcione batte un calcio di punizione fondamentale, quasi al livello della bandierina, ed il povero Cappa, ricevuta la palla, la getta ingenuamente dentro la propria porta.
Il Chieti è ormai esausto, oltre che confuso, e la partita termina tra l’esultanza dei rossoblù e la delusione dei tanti teatini che hanno seguito la squadra in trasferta.
Pareggio, invece, tra Teramo ed Aprilia: un 1-1 che nessuna delle due squadre avrebbe desiderato.
Ma ora, per L’Aquila, la cosa importante è non farsi ingannare dal risultato: sarà come partire dallo 0-0, e nulla dovrà essere dato per scontato.
L’Aquila Calcio: Testa, Petta (41’ st Ligorio), Rapisarda, Carcione, Ingrosso, Pomante, Menicozzo, Iannini, Infantino (29’ st Ripa), Ciotola (25’ st D’Amico), Improta. A disp.: Gerosi, Gizzi, Triarico Tateo, Colussi. All. Giovanni Pagliari.
Chieti: Cappa, Bigoni, Gandelli, Del Pinto, Pepe, Gigli, Verna, Vitone, De Sousa, Mungo (29’ st Rinaldi), Alessandro (15’ st Berardino). A disp.: Savut, Cardinali, Di Filippo, Petagine, Capogna. All. Tiziano De Patre.
Arbitro: Daniele Minelli (Varese).
Assistenti: Nicola Croce (Fermo), Leonardo Camillucci (Macerata).
Angoli: 2-2.
Marcatori: 23’ pt Improta, 37’ st Carcione.
Ammoniti: 7’ pt Verna, 42’ pt Pepe, 42’ pt Del Pinto, 40’ st Petta, 48’ st D’Amico.
Recupero: 1’ pt, 5’ st.
Note: presente sugli spalti anche Vincenzo Vivarini.