
di Sabatino Furnari*
Ad una donna non si può mai dire di no, figuriamoci poi se la Gentile è il direttore della testata che ospita i tuoi articoli. E così, benché avessi promesso di occuparmi solo di orologi e accessori alla portata dei comuni mortali, mi vedo piacevolmente costretto a strambare sulla rotta del lusso più sfrenato sollecitato per l’appunto da una vellutata richiesta della direttrice: «Dai scrivi una cosa luxury, ma luxury veramente!» E che potevo dire di no?
Quindi alla parola luxury esiste una sola risposta, un solo accostamento, un unico sinonimo: CHANEL. La Maison di Place Vendome nota ai più (e in particolare alle più) per l’abbigliamento e le inimitabili – e si che ci provano in tanti a copiarle- borsette, vanta nel suo ineguagliabile parterre di sogni una sontuosa collezione di orologi destinati ai polsi più belli del mondo: quelli femminili.
Alla base della produzione Chanel c’è il J12, un segnatempo in ceramica Hi-tech brevettata dagli eredi di Cocò in un particolare compound antigraffio ottenuto dopo anni di studi e ricerche, il J12 si veste di tre colori base: il bianco, il nero e il color Chanel. Vi ho sentiti benissimo! Alcuni di voi hanno fatto “ohhhhh”, i più hanno detto: “Ma va la!” e qualche aquilano doc ha pronunciato l’irrinunciabile “Temé”. Comunque alla vostra meraviglia fa da contraltare la splendida incontestabile realtà: la Maison parigina ha infatti studiato per la gamma J12 un particolarissimo colore grigio a specchio che, fino al 2010, non aveva epigoni sulla pur ricca tavolozza istoriata dai creativi di tutto il mondo, e dato che nemmeno in casa Chanel sono riusciti a trovare un nome adatto al novento colore lo hanno semplicemente battezzato Chromatic, il risultato lo vedete nella foto a corredo del mio dire. I più curiosi si possono beare delle splendide immagini presenti sul sito chanel.com, coloro che non si accontentassero della realtà virtuale possono fare un salto a Roma in via Del Babuino 89, a due passi da Piazza di Spagna, e toccare con mano.
La gamma J12 è in grado di soddisfare tutti gusti: ricca di oltre 40 modelli equamente divisi tra Blanche, Noire e Chromatic, gli orologi di Place Vendome si offrono al pubblico in quattro versioni che da quella base arrivano a quella in oro e diamanti, passando per la versione Gmt (che oltre all’ora del posto dove vi trovate vi da quella del meridiano di Greenwich) e quella acciaio e diamanti. Anche i movimenti che animano cotali capolavori sono di qualità elevata, anche i semplici quarzi (volgarmente detti a batteria) contengono tutta al cura della qualità svizzera, mentre i movimenti automatici sono mutati da autentiche icone della meccanica elvetica quali Audemars-Piguet, quando non progettati in assoluto per Chanel come il cuore del Rétrograde Mystérieuse nato dal genio italo-elvetico di Giulio Papi un giovanotto che quando ha dovuto decidere cosa fare da grande aveva due opzioni: o progettare motori di F1 o creare movimenti per orologi Haute de Gamme.
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Ma Chanel non è solo J12, nella scuderia della Casa della gardenia troviamo capolavori quasi assoluti come il Première Tourbillon Volant, un orologio destinato a soli 20 fortunatissimi muliebri polsi: un capolavoro dell’arte orologiera tempestato da quasi 5 carati di diamanti e animato da un movimento artigianale Tourbillion del summentovato Giulio Papi. Il tourbillion è un particolare componente di alcuni orologi top class che consente al movimento di mantenersi perfettamente allineato qualsivoglia posizione assuma il braccio. Nel caso di specie il tourbillion è parzialmente nascosto dalla riproduzione della gardenia fiore simbolo di Chanel. Il massimo dell’eleganza e della qualità per un orologio? Forse no, ma ci siamo molto vicini.
[i]*esperto di orologi e tendenze collabora con la rivista internazionale REVOLUTION. Se volete porre domande, proporre argomenti o chiedere pareri sui vostri orologi scrivete a sabatinofurnari@alice.it. «Ho voluto iniziare questa rubrica, Luxury, su IlCapoluogo.it dedicata agli orologi ed agli accessori in genere, raccontandovi brevemente Basilea perché da lì nasce il percorso che, grazie agli amici de IlCapoluogo.it, mi auguro di poter fare insieme a voi per un lungo periodo, la rubrica è aperta ai vostri interventi, dubbi, commenti e domande. Principalmente ci occuperemo di orologi accessibili a tutti o quasi e ci terremo sempre a sottolineare che un buon orologio non corrisponde necessariamente a costi elevati. Parleremo anche di gioielli, di diamanti, di accessori da uomo ma anche da donna. Parleremo di sogni e, ogni tanto, ce ne compreremo uno».[/i]