
Un incontro per non dimenticare che l’Italia, dal punto di vista sismico, è ‘[i]Un paese vulnerabile[/i]’. ‘2002-2012 10 anni di terremoti italiani‘ è l’appuntamento organizzato a Bologna, a un anno dal terremoto che ha colpito l’Emilia, dall’Ordine dei geologi della Regione Emilia-Romagna ed dal Consiglio Nazionale dei Geologi.
«In un anno è stato fatto molto – ha detto il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Gian Vito Graziano – a livello della Regione Emilia Romagna è stato fatto moltissimo a differenza dell’Aquila dove molti problemi sono ancora irrisolti. Questi incontri si devono fare per dare informazioni al cittadino. Noi, come ordine, abbiamo lasciato da tempo il ruolo corporativo, ma abbiamo una forte matrice etica che ci colloca in mezzo tra la comunità scientifica e la politica».
Tra le iniziative presentate dai geologi, un gruppo di lavoro sulla ‘[i]Pericolosità sismica naturale ed indotta nelle attività di sfruttamento industriale del sottosuolo'[/i], e un database nazionale aperto ai cittadini sugli studi di microzonazione sismica.
«Il Consiglio nazionale dei geologi sul fronte del rischio sismico – ha detto Graziano – sta svolgendo un’incisiva azione tecnico politica in seno alla commissione che opera dal 2011 presso il Dipartimento della Protezione Civile. In quella sede viene svolta ad ampio spettro un’azione di stimolo e di proposizione nei confronti degli studi di microzonazione sismica e dei relativi standard da attuare».
Infine, come ha spiegato il presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, Gabriele Cesari, è stata presentata al Commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, una proposta di convenzione che riduce del 30% le tariffe dei geologi per le loro attività nell’area colpita dal sisma.
Durante l’incontro, dopo il saluto dell’assessore regionale per la difesa del suolo, Paola Gazzolo sono state presentate alcune testimonianze di persone che hanno affrontato il terremoto: Pia Antignani, che a 8 anni sopravvisse al terremoto di San Giuliano e che ha poi deciso di studiare geologia; Giorgia Potenza, studentessa del Iss Galilei di Mirandola; e Sergio Bianchi, presidente Avus, l’Associazione vittime universitarie del sisma del 6 aprile 2009 che ha presentato un premio di laurea sulla prevenzione e mitigazione del rischio sismico.