Sulmona, si va al ballottaggio

28 maggio 2013 | 09:08
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Sulmona, si va al ballottaggio

Si va al ballottaggio nel Comune di Sulmona con risultati che hanno generato una forte confusione, considerando il grande risultato delle liste collegate al candidato sindaco Fulvio Di Benedetto, venuto a mancare prematuramente durante la campagna elettorale.

E’ Giuseppe Ranalli detto Peppino il candidato che è riuscito ad ottenere il maggior numero di voti: 4.890 secondo i dati diffusi dal ministero degli Interni, vale a dire il 32.77% delle preferenze. Al ballottaggio con lui tuttavia non andrà il secondo più votato, che è appunto lo scomparso Di Benedetto, ma il terzo Luigi La Civita che ha ottenuto il 13.45% delle preferenze(2.007 voti). Alle liste di Fulvio Di Benedetto sono andate il 21.81% delle preferenze: 3.255 voti.

Questi i risultati raggiunti dagli altri candidati: Enea Di Ianni ha ottenuto il 10.92% delle preferenze(1.630 voti), Alessandro Lucci il 10.38% (1.550 voti), Palmiero Susi il 7.11% (1.062 voti)e Gianluca Francesco De Paolis il 3.52% (526 voti).

Gli elettori che si sono recati alle urne sono stati 15.346, per una percentuale di votanti pari al 67,71%. Il sindaco uscente, Fabio Federico (Centrodestra), venne eletto al ballottaggio il 13 aprile 2008 con il 57,8% delle preferenze.

CARUGNO, «BESTIALITA’ NORMATIVA» – La segreteria regionale del Psi Abruzzo attraverso una nota ha espresso «soddisfazione per l’ottimo risultato raccolto in queste consultazioni amministrative dalle liste e dai candidati socialisti abruzzesi».

«Eclatante – ha sottolineato il segretario regionale Massimo Carugno – è il risultato di Sulmona dove la coalizione, nella quale il Psi con il 5.77% era schierato come unico partito ufficiale, ha raggiunto il 26% e sarebbe andato al ballottaggio se non fosse stato sconfitto dalla drammatica scomparsa del suo candidato sindaco e dalla mediocrità del legislatore che non prevede alcun correttivo a eventi eccezionali e straordinari come quello accaduto a Sulmona». «Il risultato di tale bestialità normativa – ha aggiunto – è che il 26 % degli elettori sulmonesi nonostante le grosse prospettive di vittoria è stato indebitamente escluso dalla dialettica politica sulmonese».

«A Sulmona – ha affermato Carugno – è di rilievo il dato che nessuna lista, comprese quelle rappresentanti i maggiori partiti nazionali, ha superato la soglia del 9% accedendo a percentuali da due cifre. Il crollo infine del Movimento5Stelle è indicativo di come il suo processo di penetrazione nel consenso elettorale è in via di esaurimento. Con Sulmona fa il paio Alba Adriatica dove Francesco D’Ambrosio con 180 voti è stato eletto tra i primi nel Consiglio comunale della città adriatica».