
Sono due gli appuntamenti che Cgil, Cisl e Uil si preparano ad affrontare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane in Abruzzo e fuori.
Il primo giugno si terrà infatti una manifestazione a L’Aquila, una seconda – a livello nazionale – è prevista per il 22 giugno a Roma e non è escluso che vengano promosse anche altre manifestazioni a livello locale, per sollevare l’attenzione sui problemi della sanità in Abruzzo.
Stamattina se n’è parlato nel corso dell’attivo provinciale dei quadri e delegati di Cgil, Cisl e Uil di Pescara. «Al centro delle manifestazioni – ha spiegato a margine dei lavori Paolo Castellucci segretario della Cgil – ci sono le questioni che riguardano le aziende del territorio e i lavoratori, il rifinanziamento della cassa integrazione e la necessità di riprendere il percorso per ciò che riguarda le aree di crisi, fermo da mesi».
Castellucci ha posto l’attenzione su alcune questioni ritenute di prim’ordine per il sindacato, «dal sito di Bussi, e quindi la bonifica e la reindustrializzazione, al polo dell’alta moda, per poi passare ad una serie di vertenze importanti come quelle della Matex, della Kimberly, della Italcables e della Real aromi».
«Ci sono poi – continua – problemi nel sociale, che rappresentano una priorità e a questo proposito il sindacato ricorda che servono finanziamenti adeguati, e non si può dimenticare che per la voce sociale la Regione ha un debito di 15 milioni».
«C’è poi il tema della sanità. La percezione del presidente della Regione, Gianni Chiodi, della sanità non coincide con la sanità reale – ha osservato sempre Castellucci. Un conto è dire che c’è una razionalizzazione e la capacità di recuperare risorse e un conto è che questa operazione va di pari passo con il miglioramento dei servizi, cosa che non avviene. D’altronde ci sono liste di attese lunghissime, lo spostamento della sanità sul territorio non è stato promosso e quindi si riducono solo i servizi e le maestranze sono in difficoltà».