
Drastico crollo del credito concesso, nel periodo giugno 2012/febbraio 2013, alle piccole imprese abruzzesi, alle quali è stato erogato il 25,9% dei finanziamenti concessi: con una flessione dell’8,2% (-7,6% per il totale delle imprese) rispetto al febbraio dello scorso anno, l’Abruzzo è tra le peggiori regioni d’Italia, insieme a Calabria e Molise. E’ quanto emerge da un’indagine del centro studi di Confartigianato, che ha elaborato dati di Bankitalia.
A livello territoriale, per quanto riguarda le imprese con meno di 20 addetti Teramo registra il -9,1% a febbraio 2013 (-5,6% a giugno dello scorso anno), Pescara il -9% (-5,6%), Chieti il -6,8% (-3,6%) e l’Aquila il -7,6% (-2,6%). Per quanto riguarda, invece, il totale delle imprese, Teramo registra il -8,4%, Pescara il -8,3%, Chieti il -6,3% e L’Aquila il -7,2%.
Nel commentare i dati, il direttore di Confartigianato Abruzzo lancia un appello alle istituzioni: «I consorzi fidi fungono da vero e proprio ammortizzatore sociale – evidenzia – chiediamo alla Regione di pubblicare in fretta il secondo bando di circa 24 milioni di euro di fondi Fas da destinare alla patrimonializzazione dei consorzi fidi». «Al tempo stesso – aggiunge – invitiamo le banche locali, che si sono sempre mostrate attente alle esigenze delle nostre imprese, a continuare a sostenere le nostre attività, con pacchetti studiati su misura di concerto con i nostri Confidi, per accompagnare le imprese nel lento e tortuoso percorso di uscita dalla crisi».