Regione, «Politica clientelare»

30 maggio 2013 | 11:43
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Regione, «Politica clientelare»

«In questi anni la politica in Abruzzo si è occupata di ospedali, come se servissero ai medici ed agli infermieri, piuttosto che agli ammalati; di trasporti, come se servissero a chi guida gli autobus o i treni, piuttosto che ai pendolari ed agli studenti; di formazione, come se i corsi servissero a chi li organizza o magari insegna qualche materia, piuttosto che a chi vi partecipa». E’ quanto afferma il consigliere regionale Carlo Costantini.

«Potrei andare oltre – prosegue Costantini – ma basta ed avanza per capire che la politica, posta nella condizione di scegliere tra il gradimento del cittadino per la qualità del servizio ricevuto ed il consenso clientelare che ruota attorno all’organizzazione ed all’erogazione di servizi pubblici, in Abruzzo non ha mai avuto dubbi. Ha sempre scelto di tutelare il consenso ‘clientelare’ e di scaricare il cittadino».

«Dunque, la prossima campagna elettorale, per essere vera e non virtuale – continua il consigliere regionale – dovrebbe prima di tutto fare tesoro dei continui ammonimenti della Corte dei Conti ed alimentare il dibattito su cosa togliere (o tagliare), piuttosto che su cosa aggiungere (o spendere)».

«E poi, subito dopo – conclude Costantini – mettere al centro del confronto politico i cittadini e le imprese per la qualità dei servizi che hanno ricevuto e che avrebbero invece il sacrosanto diritto di ricevere, piuttosto che i carrozzoni e le strutture elefantiache servite fino ad oggi solo per alimentare il consenso clientelare».