Sanità, regime intramoenia passerà per Cup

30 maggio 2013 | 18:48
Share0
Sanità, regime intramoenia passerà per Cup

Tra breve, in provincia dell’Aquila, visite ed esami da erogare in regime di “intramoenia”, cioé quelle prestazioni effettuate privatamente, e a pagamento, in ospedali e presidi territoriali, con una quota del compenso alle strutture pubbliche, dovranno passare per il Centro unico di prenotazione (Cup), così come accade per gli utenti che si rivolgono direttamente al pubblico. Il regolamento in tal senso è in fase di approvazione da parte dell’Azienda sanitaria Avezzano-Sulmona-L’Aquila.

Con l’utilizzo del Cup informatizzato, tutte le prestazioni saranno “tracciate” e le relative fatture dovranno essere effettivamente emesse, con enormi benefici economici per l’erario statale e per i conti aziendali. Il provvedimento della Asl, inoltre, fissa tetti precisi per le percentuali di posti letto che potranno essere dedicati a tale attività, tra un minimo del 5 e un massimo del 10%, e gli importi che dovranno essere girati alle strutture pubbliche. Si va dal 20% delle prestazioni a costo medio (visite specialistiche o di controllo, colloqui psichiatrici e così via), al 30% di quelle a costo medio alto (quali test cardiovascolari, esami allergologici, prelievi citologici, spirometria), fino al 40% delle prestazioni ad alto costo (ecografie, ecodoppler, mammografie) e al 50% di quelle ad altissimo costo (tac, risonanze magnetiche, analisi cliniche e patologiche).

Gli specialisti dovranno svolgere tali attività al di fuori dell’orario di lavoro e solo con dei paletti precisi: «l’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria non deve essere in contrasto né concorrenziale con le finalità e le attività istituzionali dell’azienda, ma deve concorrere ad aumentare la disponibilità e a migliorare la qualità complessiva dei servizi resi ponendosi come offerta aggiuntiva a integrazione di quella istituzionale», come si legge nel regolamento.