Crollo in via XX Settembre, slitta la sentenza

31 maggio 2013 | 18:57
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Crollo in via XX Settembre, slitta la sentenza

Slitta al prossimo 14 giugno la

sentenza per il crollo dell’edificio di via XX Settembre 123

all’Aquila, in cui sono morte 5 persone la notte del 6 aprile

2009.

Quattro anni di reclusione per Leonardo Carulli, ingegnere

di 86 anni originario di Roma, unico imputato, sono stati

chiesti oggi in aula dal pubblico ministero Fabio Picuti.

Dopo aver ascoltato tutte le parti, il giudice Giuseppe Grieco

ha rinviato a metà giugno per la camera di Consiglio e la

sentenza.

Dopo l’accusa è stato il turno della difesa, che ha sostenuto

invece come di fatto Carulli non sia mai stato collaudatore

statico, facendo ricadere le colpe sul genio Civile che, all’

epoca dei fatti, aveva l’onere di vigilanza sulle norme nelle

località sismiche. La difesa ha poi evidenziato la mancanza del

certificato di collaudo, del verbale e dei progetti esecutivi e

della “cattiva” catalogazione fatta sia dal Genio che dal

Provveditorato alle Opere pubbliche.

«Sono più i documenti che oggi mancano qui in dibattimento –

ha osservato la difesa nel corso dell’udienza – che quelli che

sono stati analizzati». Per la difesa, Carulli ha operato in

rispetto delle leggi vigenti e per questo deve essere assolto.