L’ultimo sport nazionale: diffamare Balotelli

31 maggio 2013 | 11:58
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L’ultimo sport nazionale: diffamare Balotelli

Ci mancava solo il pentito di camorra. «Balotelli a Scampia ha spacciato droga per scherzo», ha dichiarato il summenzionato e, subito, è ripartito il tiro a SuperMario. Naturalmente, il fatto che non ci siano né prove né riscontri né nulla di nulla a suffragio di queste dichiarazioni è passato in fanteria.

Poiché l’attaccante del Milan fa notizia sempre e comunque. Poiché la sua cassa di risonanza mediatica è enorme. Poiché l’importante è che si parli di lui, anche a sproposito, si è scatenata un’altra bufera. Date un’occhiata ad alcuni titoli di giornali, siti, radio, tv e ve ne renderete conto.

E’ impressionante la superficialità con la quale la reputazione del centravanti della Nazionale viene messa a repentaglio. E’ sufficiente il primo che si alzi e spari qualunque facezia o qualunque panzana contro Balotelli e subito parte la campagna denigratoria.

Non bastavano i cori razzisti, gli ululati; la minaccia di espulsione in caso di abbandono del campo lanciata con classe infinita dal presidente degli arbitri italiani, peraltro subito smentito da Collina; le insopportabili insinuazioni di andare a cercarsi gli insulti negli stadi perchè è antipatico a molti (anche questa ci è toccato sentire).

Ci voleva anche il pentito pronto a lanciare un’accusa infamante a un ragazzo di 22 anni che, sbigottito di fronte all’attacco, dichiara: “Odio la droga”, eppure si ritrova appiccicata addosso l’etichetta di pusher.

Prima o poi, meglio prima che poi, questo stucchevole tiro al Balotelli deve finire. Che, in passato, alcuni atteggiamenti del giocatore siano stati censurabili e, per questo, sono stati aspramente censurati, è assodato. Ma, un conto sono questi episodi, un altro l’accanimento gratuito, financo volgare contro un ragazzo che, una volta per tutte, ha il diritto di essere lasciato in pace.