2 giugno: Cialente diserta celebrazioni

2 giugno 2013 | 20:36
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2 giugno: Cialente diserta celebrazioni

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha disertato le manifestazione per la festa della Repubblica per continuare la protesta contro il Governo cominciata alcune settimane fa per denunciare il mancato invio di fondi per la ricostruzione, fatto che ha determinato il blocco del processo di recupero e rilancio dei territori colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009.

Domani il primo cittadino sarà ricevuto dal presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, al quale «chiederò di venire in visita all’Aquila per capire la nostra situazione». In riferimento all’assenza dalle celebrazioni per la festa della Repubblica, Cialente ha spiegato che «prosegue la mobilitazione della città perché questa è una decisione del Consiglio comunale, questa azione è vitale, girando per la città mi sono reso conto che la gente ha capito, mi dice ‘vai avanti a salvare L’Aquilà».

Il sindaco ha aperto la mobilitazione riconsegnando la fascia tricolore al presidente della Repubblica, facendo rimuovere le bandiere dalle sedi comunali e respingendo l’invito di Napolitano di riprendere il tricolore: la sua azione ha causato il decreto del prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, che ha intimato, finora invano, al primo cittadino di tornare sui propri passi, pena la rimozione dall’incarico.

«Domani chiederò a Letta la conferma del miliardo e 200 milioni, cioé i 200 milioni per sei anni, che ci verranno anticipati per quest’anno – ha continuato Cialente – e poi quali sono le strategie per le risorse future che abbiamo già chiesto con il crono programma e che sono costituite dal miliardo l’anno fino al 2018. Gli dirò anche che sarebbero bastati meno soldi per il miliardo aggiuntivo se si fosse utilizzato il meccanismo della cassa depositi e prestiti. Comunque, sono fiducioso».

Martedì intanto all’Aquila arriverà il ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, che ha la delega per seguire il processo di ricostruzione.