
di Antonella Calcagni
Il 2 giugno? Un giorno come tanti altri per Massimo Cialente che preferisce restare a casa piuttosto che partecipare alle cerimonie per la festa della Repubblica. Il Comune non ci sarà, perché l’estenuante corpo a corpo per i fondi non è finito. Anzi, ora si cambia target: «Europa Matrigna», dice il sindaco, che lancia la nuova crociata contro Bruxelles insieme ai cugini Emiliani per mettere in cassaforte i fondi anche per gli anni a venire. «Non è una madre chi fa soffrire i propri figli – aggiunge Cialente – Questa non è l’Europa che vogliamo». La madre delle battaglie sarà strappare dalla Ue per il Paese intero la possibilità di ricorrere ai mutui con cassa depositi e prestiti almeno in caso di calamità naturali.
Domani in occasione dell’incontro con il premier Enrico Letta, il primo cittadino cercherà di avere una sponda da parte del Governo. Si pensa già ad una missione a Bruxelles, intanto sono stati già investiti del problema gli europarlamentari del Pd Sassoli e Pittella. A Roma Cialente incontrerà anche Invitalia per chiudere la partita dell’ex Italtel legata a doppio filo con il Centro turistico del Gran Sasso da ricapitalizzare prima che sia troppo tardi.
Va con i piedi di piombo, l’ex parlamentare Giovanni Lolli che non se la sente ancora di cantare vittoria per la somma di 1,2 miliardi che dovrebbero arrivare dall’aumento dei Bolli. Da domani mattina ripartirà la maratona in commissione e poi ci sarà il dibattito in Senato. Il Tesoro potrebbe mettersi di traverso, teme qualcuno, che dà tuttavia una percentuale di riuscita dell’operazione dell’80%.
L’ex parlamentare Giovanni Lolli lancia l’allarme per la bocciatura in commissione Bilancio dell’emendamento teso a rinnovare l’abbattimento delle bollette Enel e Enel gas. «Purtroppo è stato bocciato – quindi ora non saranno bloccate le bollette conteggiate al 100%. In più saranno chiesti anche i pagamenti relativi al periodo in cui L’Enel aveva continuato a inviare le bollette con l’agevolazione, nonostante la fine del triennio di sconto stabilito con l’Authority». Insomma da subito le bollette saranno più pesanti visto che non si potrà più fruire dello sconto del 20% e nel contempo ci sarà la maggiorazione per gli importi da restituire. «Si potrà lavorare per ottenere una maggiore rateizzazione da parte dell’Enel», ha continuato Lolli che invece ha mostrato soddisfazione per il sì ricevuto dal governo per l’emendamento relativo alla possibilità di sforare di 30 milioni il patto i stabilità per i comuni del cratere.