Incidenti stradali, la manovra che uccide

3 giugno 2013 | 14:26
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Incidenti stradali, la manovra che uccide

Ventiquattro morti e 186 feriti, rispettivamente il 38% in meno e il 7,5% in più rispetto all’anno precedente. E’ il bilancio 2012 – aggiornato dall’osservatorio ‘[i]Il Centauro-Asaps[/i]’ – degli incidenti determinati da veicoli in contromano.

Complessivamente nell’anno appena trascorso gli episodi di questo tipo sono stati 298, il 2% in meno del 2011.

Nel 22,5% dei casi (67), è stata accertata l’ebbrezza da alcol o l’uso di stupefacenti da parte dei conducenti coinvolti.

I contromano, sempre nel 2012, hanno visto protagonisti donne (12% dei casi, il 10% in più rispetto all’anno precedente), anziani (16%) e stranieri (26%).

Delle 24 vittime, 15 (il 62%) si sono avute su autostrade e superstrade, dove però gli episodi complessivi sono in calo del 7% rispetto al 2011. Dei 298 episodi totali, 211 si sono verificati di giorno (70,8%) e 87 di notte (29,2%).

«Importante – secondo Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici sostenitori polizia stradale – la percentuale dei contromano nei quali l’impatto è stato evitato grazie all’intervento delle forze di polizia che hanno bloccato in tempo il veicolo. Gli ‘angeli in divisa’ sono riusciti a evitare 125 scontri frontali, pari al 42% del totale degli episodi e parliamo di quelli certificati come esistenti e non solo segnalati, perchè in quel caso la cifra sarebbe molto più elevata. Insomma 4 volte su 10 l’intervento delle forze dell’ordine è stato determinante per evitare la tragedia».

Le regioni che si segnalano per il maggior numero di contromano registrati sono Lombardia (46), Veneto (44), Toscana (32), Emilia Romagna (25), Puglia (22), Piemonte, Campania (19), Sicilia, Liguria (17) e Lazio (15).