
di Antonella Calcagni
Prima giornata tutta aquilana per il ministro alla Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, in visita in città e nel cratere sismico.
Secondo quanto si apprende a livello ufficioso, dovrebbe essere sul territorio di buon mattino: alle 10 è atteso a Fossa, quartier generale dei comuni del cratere sismico, luogo dove è stato collocato l’ufficio speciale del cratere.
A fare gli onori di casa, oltre ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma del 2009, ci sarà il capo dell’Ufficio speciale per il cratere, Paolo Esposito. Subito dopo il ministro Trigilia giungerà a Villa Sant’Angelo per effettuare un sopralluogo fra le macerie. Villa, infatti, è stato uno dei comuni del cratere più colpiti dal sisma. Il ministro partirà poi alla volta dell’Aquila dove dovrebbe incontrare il sindaco Massimo Cialente all’interno dell’auditorium insieme ai vertici dell’amministrazione comunale in un incontro riservato che comprenderà anche un “brunch” previsto per le 14, salvo cambiamenti.
Il pomeriggio del ministro Trigilia sarà tutto aquilano e focalizzato sul centro storico: è previsto un giro-sopralluogo nel cuore della città insieme il primo cittadino e al capo dell’Ufficio speciale, Paolo Aielli. Il percorso toccherà le parti più compromesse della città compresa la casa dello Studente, ormai diventata un vero e proprio santuario per tutte le visite istituzionali.
Ci sarà poi, dalle 16, il primo vero momento di ascolto della città, visto che il ministro incontrerà i cittadini e il consiglio comunale nell’aula consiliare appena riconsegnata. Un confronto con gli aquilani, che decise di sostenere anche il predecessore di Trigilia, il ministro Fabrizio Barca appena insediato. Barca incontrò i cittadini che lo assediarono con tante domande all’interno del teatro comunale. Un vero shock, per il neo ministro. Tuttavia dimostrò di reggere piuttosto bene l’impatto emotivo. Barca cercò in tutti i modi di avere un rapporto diretto con la gente, non sottraendosi neanche al battesimo del fuoco con l’assemblea cittadina all’interno del “bollente” tendone agostano di Piazza Duomo.
Forse solo in occasione delle sue ultime visite fu criticato con veemenza, ossia quando definì gli aquilani dei gufi, solo perché non credevano che i soldi sarebbero arrivati presto. In quell’occasione avevano ragione gli aquilani.
A Trigilia, nuovo inviato speciale per L’Aquila, toccherà un arduo compito: quello di far rinascere il centro storico.