
La progettazione consapevole e partecipata, nasce dall’esigenza di rendere i bambini e i ragazzi autori ed attori della propria città e del proprio territorio, partendo proprio dai loro desideri e dalle loro motivazioni.
La progettazione partecipata quindi tende alla creazione di una rete tra università, scuole e territorio in un percorso di ricerca-azione e di documentazione pedagogica e didattica sulla progettazione e riprogettazione di spazi di incontro.
All’interno del percorso si intende promuovere la sensibilizzazione consapevole e responsabile, verso modelli alternativi di vita sostenibile, in un territorio che va ridefinito e valorizzato.
Obiettivi
1) Avviare laboratori di progettazione partecipata sulla ricostruzione della città all’interno di una rete partenariale che veda coinvolti l’università, le scuole di ogni ordine e grado, gli Enti locali, le Associazioni culturali territoriali in uno scambio virtuoso tra le competenze disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari tra gli attori che agiscono all’interno delle diverse istituzioni coinvolte (insegnanti, studenti universitari, bambini ,tutor e amministratori locali).
2) Coinvolgere i bambini e gli adolescenti in un percorso di cittadinanza attiva, al fine di renderli partecipi della ricostruzione della propria città, lavorando sia sulla memoria storica dei luoghi, sia sulla riprogettazione di spazi di incontro.
Il laboratorio è stato condotto dalle tutor Rosanna Pichelli, Alessandra De Matteis e Iole Mattei insieme agli studenti della facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Aquila.
Le fasi del progetto hanno visto una prima raccolta dati sui bisogni e sui desideri dei bambini attraverso la somministrazione di un questionario (I fase febbraio-giugno 2012),una successiva catalogazione e interpretazione dei bisogni con una riflessione teorica ed una prima restituzione dei dati (II fase convegno 28 novembre 2012).
La mostra e il seminario del 6 giugno (III e IV fase )presso il Dipartimento di Scienze Umane, vogliono presentare le proposte di alcune soluzioni abitative e urbanistiche agli assessori, agli architetti ed agli amministratori della città.
Attraverso i materiali prodotti si vuole restituire alla città una sintesi documentaria delle proposte che tenga conto della creatività, del bisogno di socialità e di sicurezza dei bambini e degli adolescenti: desideri che sono emersi con chiarezza nella prima fase del lavoro, attraverso la somministrazione dei questionari.
Si tratta, dunque, di un progetto in rete, dalla scuola al territorio, che in futuro potrebbe strutturarsi come “laboratorio permanente”, in grado di coinvolgere tutti gli attori della “città territorio”.