Trigilia: «A Cialente ho detto basta protesta»

«Noi dobbiamo essere seri come Governo, noi dobbiamo dare un’impressione di credibilità e di serietà in Europa, quindi sarebbe in questo momento, secondo me ma anche secondo il presidente del Consiglio, sbagliato partire con mille rivendicazioni dopo che abbiamo avuto la chiusura della procedura di infrazione». Lo ha detto stamane il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia, a margine del suo intervento a Fossa (L’Aquila) con i sindaci del ‘cratere’, rispondendo ai giornallisti che avevano chiesto un suo commento sulle dichiarazioni dell’ex ministro Brunetta, che ha parlato di revoca della concessione dei fondi per le zone terremotate in Abruzzo e in Emilia Romagna.
«Il problema – ha aggiunto – va posto in termini generali. C’è una discussione in Europa sulla possibilità di sottrarre al computo del debito gli investimenti pubblici e il cofinanziamento nazionale e l’utilizzo dei fondi europei. Su questo terreno bisogna cercare di andare avanti, l’Italia non è isolata; per esempio ancora ieri ci sono stati i contatti con la Francia che è su posizioni simili, quindi dobbiamo cercare con calma senza lasciarci prendere da atteggiamenti che non ci gioverebbero in questo momento, dobbiamo batterci perche l’Europa da questo punto di vista riconosca che gli investimenti pubblici nella situazione particolare in cui non solo l’Italia ma anche altri paesi si trovano, non devono essere calcolati nel debito e quindi dobbiamo avere piu flessibilità da questo punto di vista».
«Con il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente discuteremo di tutto e gli ho già chiesto, sentendolo piu volte al telefono, di porre fine a questa sua protesta e di trovare il modo di metterci tutti insieme a lavorare, a collaborare per affrontare il problema nel miglior modo possibile». Lo ha detto Carlo Trigilia, ministro per la Coesione territoriale, rispondendo ai giornalisti che avevano sollecitato un suo commento sulla protesta del primo cittadino dell’Aquila, messa in atto alcune settimane fa quando ha riconsegnato la fascia tricolore al Presidente della Repubblica, per le mancate risposte concrete sui finanziamenti del Governo necessari per la ricostruzione post-terremoto.