
«Sostegno pieno a Berlusconi». Questa la posizione dell’assessore provinciale alla Ricostruzione Guido Quintino Liris, secondo cui «L’Aquila e il cratere confidano nel potere contrattuale e nella grande influenza che Silvio Berlusconi ha nei confronti di questo Governo».
«Stefania Pezzopane – spiega Liris – ha fatto uno scivolone politico e istituzionale gravissimo a danno della città. Nel tentativo mal celato di tenere lontano Silvio Berlusconi e il centrodestra lontani dalla battaglia durissima per i finanziamenti della ricostruzione del nostro territorio, si annida l’odio politico che contraddistingue troppi esponenti della sinistra».
«E’ possibile – si chiede Liris – che in città si fanno incontri tra giovani, rappresentanze sindacali, associazioni di categoria, stake-holders diversi, per trovare un’unità di obiettivi e di modalità, e c’è qualcuno che, a nome dell’Aquila, si permette di rifiutare l’aiuto della persona più influente del centrodestra italiano? E’ possibile che mentre Berlusconi, in un momento così delicato, sposa quella che per tutto il territorio aquilano è “la madre di tutte le battaglie”, siamo costretti a leggere le reazioni risentite del centrosinistra?»
«Invito tutte le persone di buonsenso di destra e di sinistra a prendere le distanze dall’odio politico e dalla poca lungimiranza amministrativa di certe affermazioni – aggiunge Liris – Invito i rappresentanti locali, in primis il sindaco, a cogliere al volo la mano tesa verso l’Aquila di Silvio Berlusconi. E’ il momento di superare le resistenze politiche e partitiche che finora hanno danneggiato l’Aquila, è necessario tessere rapporti più fruttuosi e collaborativi con Roma e con il Governo. Tutti gli alleati che incontriamo lungo il percorso sono i benvenuti. In un momento in cui gli esponenti nazionali dei partiti hanno paura a prendere posizioni chiare su l’Aquila, Berlusconi rompe gli indugi e si candida a combattere al nostro fianco. Chi si permette di rifiutare un sostegno del genere, è nemico dell’Aquila».
Dello stesso parere Alfonso Magliocco e Roberto Santangelo, secondo cui «le dichiarazioni del presidente Berlusconi sulla necessità di individuare risorse certe e costanti per la ricostruzione dell’Aquila
e del cratere dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, la sua vicinanza al nostro territorio ferito». «Purtroppo il governo Monti – aggiungono – in nome dell’austerità imposta da Bruxelles non ha previsto risorse aggiuntive rispetto a quelle stanziate dal precedente governo Berlusconi (oltre 10 miliardi), bloccando di fatto la ricostruzione e mandando in sofferenza numerose aziende e per esse un intero tessuto economico, che nei lavori ha investito tutto.
La questione ricostruzione è come da più parti ribadito una questione nazionale e va affrontata lasciandoci alle spalle polemiche e divisioni perchè soltanto individuando percorsi condivisi ed unità di intenti riusciremo a far sentire la nostra voce e a ricostruire la nostra città e non sbandierando sterili protagonismi come qualcuno ancora si ostina a fare. Ce lo chiedono gli aquilani e il senso di responsabilità, perchè la ricostruzione non ha colore politico ed è necessario il coinvolgimento di tutte le forze politche, sociali ed economiche».
Parole di sostegno nei confronti di Berlusconi sono state espresse anche da Corrado Ruggeri, segretario comunale Lca, Emanuele Imprudente (Lca), Dabiele Ferella (Tutti per L’Aquila), Alessandro Piccinini (Gruppo misto) e Raffaele Daniele (Udc) che in una nota congiunta sottolineano che «Silvio Berlusconi ancora una volta sta dando prova di concretezza».
«Ancora una volta – aggiungono – con massima chiarezza indica in almeno 1 miliardo di euro l’anno la somma minima indispensabile per la ricostruzione dell’Aquila. Niente calcoli, niente giri di parole, nessun sotterfugio.
E’ con il Governo Berlusconi che è stata affrontata in maniera esemplare l’emergenza, sono stati realizzati gli alloggi per gli sfollati, sono arrivate le uniche e consistenti risorse economiche per la ricostruzione.
Dopo, invece, solo chiacchiere, solo promesse, ma zero euro e zero opere. Le parole di ieri del leader del Pdl sono un vero e proprio monito al Governo».
«Mi auguro – continua Ruggeri – che questa volta non si facciano le stupidaggini compiute in passato che, pur di rispondere ai “diktat” del Pd di Roma, si è “cacciato” il Premier dalla nostra Città. La storia recente ha dimostrato che fino ad oggi il Cavaliere non ha fatto “sparate” come dice la senatrice aquilana, ma solo fatti, certo non tutti perfetti, qualcuno discutibile, ma comunque portato a termine. Le favole fino a prova contraria le hanno raccontate Fabrizio Barca ed i suoi compagni. Ben venga l’azione di Silvio Berlusconi e se qualcuno è più bravo e più capace si faccia avanti sarà il benvenuto: ma i fatti dicono che, dalla caduta del Governo Berlusconi fino ad oggi, gli altri sono stati bravi solo a chiacchierare e a sparare pallonate. Ben venga l’azione del Cavaliere, e niente veti, ma soprattutto ci auguriamo che anche i leader degli altri partiti siano altrettanto chiari e consequenziali. Oggi invece assistiamo ad un mortificante rincorrersi di interviste e comunicati stampa, nei quali le donne e gli uomini della sinistra, che ben conosciamo, si attribuiscono il merito di fondi che, peraltro, ufficialmente ancora non arrivano. Si cancelli una volta per tutte questo inconcludente modo di fare e si dia retta a chi con poche, ma profonde parole, ancora una volta si schiera dalla parte dei terremotati aquilani».