L’Aquila Calcio, Chiodi: «Testa bassa e umiltà»

9 giugno 2013 | 19:47
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L’Aquila Calcio, Chiodi: «Testa bassa e umiltà»

di Claudia Giannone

Al termine del [i]match[/i] di andata della finale [i]play off[/i] del girone B di seconda divisione, è il presidente rossoblù Corrado Chiodi a dire la sua sull’incontro con il Teramo, positivo sicuramente, [url”perchè vinto dagli aquilani”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=77519&typeb=0&L-Aquila–Teramo-l-andata-va-ai-rossoblu[/url], ma non sotto tutti i punti di vista. [url”Quello che è successo nella tribuna”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=77519&typeb=0&L-Aquila–Teramo-l-andata-va-ai-rossoblu[/url] è stato davvero vergognoso e lo sdegno è ben comprensibile nelle parole del numero uno aquilano.

L’Aquila vince anche l’andata della finale…

«È arrivata un’altra vittoria. Adesso siamo più sereni. Abbiamo fatto un altro passetto avanti, ma non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo, quindi continuiamo ad andare avanti con la testa bassa e soprattutto con molta umiltà».

Cos’è successo precisamente in tribuna?

«Purtroppo abbiamo incontrato una tifoseria ostile. Noi eravamo una ventina, soprattutto donne, alcune sono state spintonate e ad alcuni di noi è stata persino strappata la camicia. Non è bello, queste sono cose incresciose. Così, ci siamo dovuti trasferire nel settore degli ospiti. Il primo sono stato io: sono stato costretto a farlo e ho scelto di stare in curva con gli altri aquilani».

Festeggiamenti o non festeggiamenti?

«Il mister continua con la sua decisione: non ci saranno festeggiamenti per ora. Arriveranno solo alla fine, se si potrà festeggiare. Io rispetto la sua decisione: quando sono entrato negli spogliatoi ho dato un bacetto a tutti senza fare nulla in particolare».

Allora a domenica.

«Domenica prossima, ci sarà questa finale. È arrivato il momento di chiudere il cerchio».