Maltempo, violenta grandinata a Pescara

10 giugno 2013 | 14:13
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Maltempo, violenta grandinata a Pescara

Una violenta e lunga grandinata si é abbattuta su Pescara. Nella città, ‘imbiancata’ in pochi minuti, la temperatura, per tutta la mattina tipicamente estiva, si è bruscamente abbassata.

Forti temporali e grandinate, come quella che si è abbattuta su Pescara e che in pochi minuti ha imbiancato la città adriatica, «non sono frequentissimi ma neanche stupiscono in questo periodo di primavera avanzata». Ciò che è «fuori dalla norma» è «l’intensità dei fenomeni» che fanno di questa primavera 2013 una «stagione strana». A parlare dei fenomeni che hanno interessato varie zone della Penisola, l’ordinario di Fisica atmosferica dell’università dell’Aquila, Guido Visconti.

«Alcuni – spiega l’esperto – legano questi fenomeni al riscaldamento globale e in particolare allo scioglimento generalizzato dei ghiacci questa volta del Polo Nord con la discesa consequenziale di correnti fredde verso le nostre latitudini anche in stagioni dove non dovrebbero essere così frequenti e intense».

Secondo Visconti si tratta di «un’ ipotesi, forse la più ragionevole» studiata su modelli e dati. «Quello che conta è vedere la tendenza di questi fenomeni negli anni», sottolinea. Per quanto riguarda i fenomeni a macchia di leopardo in alcune regioni, dipende dalla conformazione dei territori.

«Le coste tirreniche, come quelle sul Golfo di Genova, o la Pianura Padana sono territori più esposti a fenomeni improvvisi. In Abruzzo la catena del Gran Sasso, invece, consente una discreta stabilità anche se l’esposizione alle correnti balcaniche è in intensificazione».

E se la costa pescarese è stata investita dalla grandinata e le zone interne al contrario hanno avuto problemi con i primi roghi, «é perché – conclude Visconti – sulla costa l’umidità è più alta e le correnti ascensionali sono facilitate dalle colline poco distanti».

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