Sisma, inchiesta su uso premi assicurativi Asl

«E’ giusto che ci siano le indagini, così viene fatta piena luce sull’intera vicenda. In tal modo verranno fugati tutti i dubbi dettati da leggende metropolitane sull’utilizzo dei fondi dell’assicurazione». Così il direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, sull’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila sui 47 milioni di euro incassati come premio assicurativo per i danni causati dal terremoto del 6 aprile 2009 all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, nella cui struttura molti reparti rimasero inagibili.
Secondo l’accusa i fondi in questione sarebbero stati utilizzati per ripianare i debiti della sanità regionale invece che per riparare la struttura ospedaliera, gravemente danneggiata dal sisma. Silveri si è detto «a disposizione della magistratura per tutti gli approfondimenti del caso e per dimostrare la correttezza dell’operazione».
Tra le carte sequestrate anche nel corso di visite fatte alla Asl nei giorni scorsi, figurano anche articoli di stampa in cui Lucia Pandolfi (Idv), consigliere di minoranza della Provincia dell’Aquila e già sindaco di Montereale (L’Aquila), lamentava pubblicamente la presunta distrazione dell’ingente somma di denaro per altre finalità.