Un ‘Centre Pompidou’ per L’Aquila

11 giugno 2013 | 14:54
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Un ‘Centre Pompidou’ per L’Aquila

di Antonella Calcagni

Anche L’Aquila avrà il suo “Centre Pompidou”. Almeno questo è il paragone usato dal presidente Antonio Del Corvo per spiegare come sarà la nuova sede dell’Ente in via Sant’Agostino.

Sarà demolito l’edificio esistente ora addossato all’abside della Chiesa di Sant’Agostino e ricostruito staccato dall’antico edificio di culto e arretrato per restituirne anche la veduta. É stato pubblicato sulla gazzetta Europea il bando per dare il via ai lavori del primo lotto (quello descritto) dell’ex palazzo del Governo.

La parte nuova degli uffici provinciali tornerà a disposizione entro il secondo trimestre del 2015. L’importo di questo lotto è 11 milioni di euro a fronte dei 42,7 dell’intero ambito del “palazzo del Governo”.

L’edificio di circa 42 mila metri quadrati potrà ospitare tutti gli uffici dell’amministrazione provinciale (autoparco escluso), «se ci sarà ancora», esclama scaramantico il presidente. «Sarà sicuramente uno dei più bei palazzi del nuovo centro storico. É stata una vera sfida – ha aggiunto – visto che il finanziamento è arrivato circa 6 mesi fa».

Si prevede che le operazioni di gara potranno essere concluse nel mese di dicembre con l’affidamento dei lavori che dovranno durare 18 mesi. I dettagli degli interventi e dell’iter burocratico sono stati illustrati in un incontro con il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il neo assessore provinciale alla Ricostruzione Guido Liris, responsabile unico del procedimento (Rup) ingegner Domenico Palumbo, l’architetto Luca Piccirillo, per la Progettazione e coordinamento operativo, l’architetto Giulio Fioravanti, per il Supporto Definizione urbana ed urbanistica e l’ingegner Roberto Scimia per il Supporto strutture.

«C’è grande soddisfazione – ha commentato Del Corvo – perché presto verrà restituita alla cittadinanza un’area completamente rinnovata, moderna, con parcheggio sotterraneo e zone a completa disposizione della cittadinanza. Non dimentichiamo che questa ‘avventura’ è partita nel 2010, quindi con un anno di ritardo rispetto ad altre. Si tratta di un’opera in grado di coniugare antico e moderno, munita di tecnologie avanzate e strutturata per garantire una perfetta sintonia fra cittadinanza, uffici e esigenze da centro storico».

Verranno create delle aree interne attrezzate (corti, hall, spazi coperti) con alberatura «a notevole caratterizzazione bioclimatica». I cittadini potranno fruire dei percorsi pedonali in parte coperti per arrivare in piazza Duomo. Anche gli uffici avranno una concezione moderna, open space, da non dimenticare l’utilizzo di tecnologie antisismiche al 100%. Gli ingegneri, insomma, assicurano che in caso di scossa, al settimo piano si oscillerà un po’, niente di più.

Al parcheggio interrato si accederà tramite una rampa carrabile a doppio senso da via Sant’Agostino. Poco più in là ci sarà anche un altro parcheggio interrato, sempre se sarà realizzato: quello al di sotto i piazza Duomo che prevede un ingresso da Via Indipendenza.

Il presidente Antonio Del Corvo ha svelato che l’amministrazione comunale si è mostrata contraria alla realizzazione da parte della Provincia di un parcheggio più grande di quello progettato che si intendeva realizzare dietro al palazzo Reale (o del governo). Sempre il presidente ha aggiunto che il Comune avrebbe disertato alcune conferenze dei servizi propedeutiche all’avvio dei lavori dell’ambito del palazzo del Governo. Una sinergia maggiore sarebbe stata invece auspicabile.