Parco, camoscio trasferito ai Monti Sibillini

14 giugno 2013 | 19:46
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Parco, camoscio trasferito ai Monti Sibillini

E’ stata effettuata con

successo, nei giorni scorsi, nel territorio del Parco Nazionale

del Gran Sasso e Monti della Laga, la cattura di un camoscio,

successivamente trasferito nel Parco Nazionale dei Monti

Sibillini allo scopo di rafforzare la popolazione di camoscio

appenninico presente in quest’area protetta.

Il rilascio dell’esemplare, una femmina di 12 mesi di età,

è avvenuto nell’ambito del progetto Life + Coornata, che vede

come beneficiario coordinatore il Parco Nazionale della Majella

e come partner associati i parchi nazionali del Gran Sasso e

Monti della Laga, dei Monti Sibillini e d’Abruzzo Lazio e

Molise, oltre al Parco regionale Sirente Velino e a Legambiente.

Si tratta del terzo rilascio in poco più di un mese. Pochi

giorni fa, infatti, è stata liberata Laura, mentre un maschio

(Fifty) di due anni di età, è stato reintrodotto nell’area

protetta ai primi di maggio.

Il direttore dell’Ente Parco, Marcello Maranella, ha espresso

viva soddisfazione e un convinto plauso nei confronti dei

tecnici del Servizio scientifico dell’Ente, le cui

professionalità e perizia hanno reso possibile effettuare in

sicurezza le delicate operazioni di cattura.

Si tratta di

successi che premiano le politiche di salvaguardia perseguite

dall’Ente Parco nei confronti del Camoscio appenninico, la cui

popolazione costituisce oggi una risorsa per altre aree

protette. Continuano in tal modo e si rafforzano le attività di

collaborazione tra Parchi per la valorizzazione della

biodiversità.