
E’ stata effettuata con
successo, nei giorni scorsi, nel territorio del Parco Nazionale
del Gran Sasso e Monti della Laga, la cattura di un camoscio,
successivamente trasferito nel Parco Nazionale dei Monti
Sibillini allo scopo di rafforzare la popolazione di camoscio
appenninico presente in quest’area protetta.
Il rilascio dell’esemplare, una femmina di 12 mesi di età,
è avvenuto nell’ambito del progetto Life + Coornata, che vede
come beneficiario coordinatore il Parco Nazionale della Majella
e come partner associati i parchi nazionali del Gran Sasso e
Monti della Laga, dei Monti Sibillini e d’Abruzzo Lazio e
Molise, oltre al Parco regionale Sirente Velino e a Legambiente.
Si tratta del terzo rilascio in poco più di un mese. Pochi
giorni fa, infatti, è stata liberata Laura, mentre un maschio
(Fifty) di due anni di età, è stato reintrodotto nell’area
protetta ai primi di maggio.
Il direttore dell’Ente Parco, Marcello Maranella, ha espresso
viva soddisfazione e un convinto plauso nei confronti dei
tecnici del Servizio scientifico dell’Ente, le cui
professionalità e perizia hanno reso possibile effettuare in
sicurezza le delicate operazioni di cattura.
Si tratta di
successi che premiano le politiche di salvaguardia perseguite
dall’Ente Parco nei confronti del Camoscio appenninico, la cui
popolazione costituisce oggi una risorsa per altre aree
protette. Continuano in tal modo e si rafforzano le attività di
collaborazione tra Parchi per la valorizzazione della
biodiversità.