Walesa in Abruzzo, «Nel mondo c’è bisogno di solidarietà»

14 giugno 2013 | 14:24
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Walesa in Abruzzo, «Nel mondo c’è bisogno di solidarietà»

«Oggi nel mondo c’é bisogno di solidarietà, perché sono molteplici e complessi gli impegni che non si possono affrontare da soli: cerchiamo di analizzare le difficoltà che incontra la società e di trovare una solidarietà adeguata alla risoluzione di tali problemi». A sostenerlo è l’ex leader di ‘Solidarnosc’ e premio Nobel per la Pace, Lech Walesa, a margine della commemorazione per le vittime di Marcinelle a Manoppello organizzata dall’Ugl.

«’Soldarnosc’ – ha spiegato Walesa – ha insegnato ai polacchi che se non sei capace di alzare un peso da solo devi cercare un aiuto e la solidarietà degli altri per farlo. I ‘pesi’ da affrontare possono essere regionali, nazionali, europei e anche globali, e noi dobbiamo trovare i partner opportuni per fare in modo di superarli».

«Credo che la scelta dell’Ugl abruzzese di portare qui il leader di Solidarnosc mostra come il nostro sindacato sia molto attento alle problematiche attuali partendo dal passato», lo ha detto a Manoppello il segretario nazionale dell’Ugl, Giovanni Centrella a margine della commemorazione delle vittime di Marcinelle.

«Non so qual è la differenza tra chi muore per la morte e chi per la libertà. Se lo sapessi avrei già il secondo Nobel». Lo ha detto il Nobel per la Pace Lech Walesa, subito dopo la deposizione di una corona al Sacrario dei ‘Caduti di Marcinelle’ di Manoppello.

«La morte – ha proseguito – è comunque morte e quindi è scritta sia nella nostra fede sia nella nostra storia di vita. Certo, tutti cerchiamo di vivere più a lungo, però, credo che là, dall’altra parte non si sta così male perché nessuno vi fa ritorno». Subito dopo Walesa ha visitato il Santuario del ‘Volto Santo’.

«Avete un patrimonio culturale e artistico straordinario, non è possibile che non riuscite a sfruttarlo». E’ questo il modo per far uscire l’Italia dalla crisi secondo il Premio Nobel per la Pace Lech Walesa, in vista a Manoppello (Pescara) per ricevere la ‘Lampada del Minatore’ che di anno in anno l’Ugl assegna in occasione della commemorazione delle vittime di Marcinelle.

«Datevi da fare, fate pubblicità e marketing: è assurdo che questa risorsa donatavi dal cielo non sia il vostro traino. Ecco che è spiegata la ragione della vostra crisi».