
Leoluca Orlando e il suo ‘Movimento 139’ – oggi riuniti insieme a circa 150 amministratori locali di varie aree, tra le quali quella degli ex Idv e dei vari ‘delusi’ di Pd, Sel e anche di Scelta civica – lanciano al Pd la sfida di rifondare un nuovo partito democratico senza tessere e recinti e chiedono ai dem di non tenere il congresso di ottobre che, così come è impostato, servirebbe solo a “perpetuare il sistema delle correnti che ha già affossato Veltroni e Bersani”.
L’obiettivo – ha spiegato Orlando nella riunione nazionale ‘fondativa’ del movimento in corso alla sala Capranichetta – è quello di costruire una alternativa al “governo dell’inciucio Letta-Alfano che sta diventando sempre più un governo-partito”. Orlando ha spiegato che ‘Mov 139’ – gli articoli della Costituzione, da difendere da attacchi nel nome di “un presidenzialismo da avanspettacolo” o di idee pericolose come “l’elezione a sorteggio dei membri del Csm'”- non prevede tesseramenti, ma “solo l’adesione a linee programmatiche e il contributo finanziario di tutti è benvenuto perchè non abbiamo finanziamento pubblico: è possibile iscriversi anche ad altri partiti”. Ci saranno le primarie ma solo per nominare “circa una cinquantina di partecipanti all’assemblea costituente del movimento” per il quale, finora, è stato depositato il nome. Il logo è allo studio. Il debutto alle urne ci sarà alle prossime elezioni regionali in Abruzzo e Basilicata, a fine anno o all’inizio del 2014.
Tra i cavalli di battaglia, il taglio delle spese militari per gli F35 e la rivoluzione della pubblica amministrazione “che ora serve per lo più a creare difficoltà a cittadini e imprese”. Insieme a Orlando ci sono i ‘garanti’ Felice Belisario – ex motore organizzativo dell’Idv e – Carlo Costantini, anche lui ex Idv.