
«Siamo in piena controversia con il Governo affinché torni indietro rispetto alle leggi di stabilità che hanno tagliato la quota di partecipazione dello Stato destinata al finanziamento dell’indennizzo ai cittadini danneggiati dalle trasfusioni o vaccinazioni obbligatorie». Il commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, intervenendo sulla problematica che investe centinaia di cittadini abruzzesi, afferma che «la questione riguarda tutte le regioni le quali hanno già in piedi con il Governo un duro e aspro confronto, affinché si capisca che bisogna avere il buon senso per cancellare un’inaccettabile ed infingarda decisione, perché rimette in discussone diritti quesiti».
Il commissario chiarisce che la quota di spettanza regionale, di circa un terzo rispetto alla compartecipazione statale, per un ammontare di due milioni di euro, «continua ad esistere in bilancio destinata ai cittadini abruzzesi danneggiati, ma è ovvio che se lo Stato fa mancare il suo supporto crea al sistema delle regioni delle problematiche di difficile gestione e soluzione. Per questo motivo la nostra azione continua in sede di Conferenza delle regioni per riottenere quello che ci è stato tolto».
Chiodi ritiene «giusto impegnare il Consiglio regionale in una risoluzione: io posso dire fin d’ora di conoscere il problema e di condividere una strategia comune con le altre regioni, coinvolgendo il ministero dell’Economia. Le regioni, e di contro i tanti cittadini che vantano giusti diritti, hanno subito il torto, ma anche la beffa di vedersi trasferite le competenze in materia ma senza i necessari sostegni economici. Comunque voglio rassicurare i cittadini abruzzesi che tuteleremo i loro diritti».