Ricostruzione bloccata, «Colpa della doppia vidimazione del durc»

«Sei mesi per la doppia firma, di
Comune e direttore dei lavori, su una pratica già firmata e
intanto la ricostruzione è bloccata. E’ il problema della
“doppia vidimazione del Durc”, il documento unico di
regolarità contributiva, una piaga che attanaglia le aziende». E’ questa la denuncia il vice presidente di Confartigianato Abruzzo, Fabio Cordischi.
«La problematica più
grave – spiega Cordischi – è dover far vidimare la fattura da parte sia della direzione lavori sia del Comune. Questo genera un
ritardo molto importante, il Comune ha tempistiche più lunghe e
ci possono volere 6 mesi».
«L’imprenditore ha già investito dei soldi – prosegue –
perché per fare il primo stato di avanzamento dei lavori ha
dovuto anticipare 2-3 mesi e ora deve aggiungerne altri. Trovo assurdo tenere quelle somme ferme
a prendere polvere quando prima, con il rimpianto sistema di
Cassa depositi e prestiti, era necessaria una sola firma».
«Ecco
perché – afferma il vice presidente di Confartigianato Abruzzo – abbiamo fatto pressioni per risolvere il problema e
scardinare questo meccanismo, perché è stato creato un collo
di bottiglia, in particolare nei confronti di Aldo Mancurti,
capo dipartimento dello Sviluppo delle economie territoriali
(Diset) del ministero per la Coesione territoriale ed ex
incaricato di gestire lo “stralcio”, cioè le rimanenze, della
gestione commissariale di Gianni Chiodi».
«Mancurti – conclude – ha posto l’accento sull’inutilità di questa
doppia firma e ha detto che cercherà di provvedere
a ripristinare la singola firma».