Gestione Case e Map, Blundo: «Brutta pagina di democrazia»

21 giugno 2013 | 20:45
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Gestione Case e Map, Blundo: «Brutta pagina di democrazia»

«Anche oggi durante la discussione in Consiglio comunale della delibera riguardante il nuovo modello gestionale del progetto Case e Map, i consiglieri hanno dimostrato per l’ennesima volta di voler arrogantemente sostituirsi ai cittadini aquilani che, su un tema così rilevante, hanno il sacrosanto diritto di essere ascoltati. Ritengo francamente che questa condotta sia inaccettabile». A sottolinearlo è la senatrice aquilana del Movimento 5 Stelle Enza Blundo.

«Invece di mettersi a completa disposizione dei cittadini e di incentivare, almeno su un progetto così importante e poco chiaro nei costi, forme di democrazia partecipativa – ha argomentato la Blundo – si continuano ad adottare i metodi della vecchia politica. Si è scelto di affidare ad una partecipata del Comune l’individuazione di un socio privato, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, per creare un partenariato pubblico-privato che gestirà il Piano Case e Map, con spese preventivate esorbitanti, evitando ancora una volta l’utilizzo delle piccole imprese locali. Nonostante la richiesta di rinvio dei consiglieri di minoranza e dei cittadini stessi presenti al consesso, la delibera è passata con 15 voti favorevoli e 9 astenuti. Oggi a L’Aquila si è scritta ancora una volta una brutta pagina di democrazia».

Enza Blundo ha espresso «disaccordo in merito ad una gestione delle problematiche che continua a “guardare fuori L’Aquila”, a discapito della città stessa e di tutti i cittadini».

«Anche la candidatura dell’Aquila a Capitale della Cultura 2019, che potrebbe essere un’occasione di riscatto per tutti i cittadini aquilani – ha aggiunto – rischia di diventare controproducente se l’amministrazione continua il percorso intrapreso oggi, senza curarsi dei diritti e della dignità di tutti i cittadini. È necessario, dunque, che l’amministrazione cominci ad adottare una politica che incentivi maggiormente la città aquilana e che soddisfi le esigenze, prima ancora che di tutte le persone, dei cittadini aquilani».