Navelli, inaugurato presidio socio-sanitario

22 giugno 2013 | 16:34
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Navelli, inaugurato presidio socio-sanitario

Una postazione 118 di

emergenza sanitaria, la guardia medica notturna e festiva e gli

ambulatori del medico di base e pediatrico, a servizio di 16

Comuni della Comunità Montana Campo Imperatore-Piana dei

Navelli: ci sarà tutto questo nel presidio socio-sanitario

realizzato dai Lions a Navelli per ripristinare i servizi la cui

sede era stata gravemente danneggiata dal sisma del 2009.

«Ringrazio i Lions italiani per il dono che hanno voluto

fare al Comune di Navelli, a totale beneficio della

collettività – ha detto oggi all’inaugurazione il presidente

della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, commissario ad acta per la

Sanità – Questa struttura farà parte del nuovo piano della

rete territoriale di servizi sanitari che stiamo realizzando con

le Aziende Sanitarie e i medici per garantire la giusta

assistenza a tutti i cittadini sul territorio abruzzese».

All’inaugurazione è intervenuto anche Gianni Letta che ha

definito il presidio «un esempio di quel modello diverso che

vede i presidi sanitari a fianco e prima dell’ospedale, anche

per alleggerire i costi. Una struttura inserita in un disegno di

riordinamento della sanità che va di pari passo con il

risanamento che il presidente Chiodi ha fatto, avendo ereditato

una sanità che metteva l’Abruzzo ai primi posti di una

classifica negativa e oggi, invece, lo vede ai primi posti tra i

risanatori».

Con l’occasione Chiodi ha ricordato che «le Aziende

sanitarie stanno predisponendo il Piano della rete territoriale

tenendo conto sia del bacino di popolazione afferente sia dei

tempi di percorrenza necessari per raggiungere la sede sanitaria

da ciascun Comune. Proprio in questi giorni abbiamo pubblicato

sul Bura gli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria

distinti per Aziende sanitarie, sia per i medici di medicina

generale sia per i pediatri, per permettere ai professionisti di

fare domanda».

Il commissario ha voluto ricordare anche la collaborazione

instauratasi con i medici di medicina generale, che ha permesso

di stipulare un piano di attività per il Governo Clinico e per

la diffusione della ricetta elettronica.