Università, «Solidarietà ai colleghi in Turchia»

22 giugno 2013 | 20:36
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Università, «Solidarietà ai colleghi in Turchia»

«Nelle settimane scorse in Turchia si è sviluppato un ampio movimento di protesta civile e pacifica contro alcune decisioni governative. Le autorità del Paese hanno reagito con violente azioni repressive. Il Premier turco ha pubblicamente e ripetutamente attaccato i docenti universitari, accusandoli di fomentare l’irragionevole ribellismo dei giovani». Lo scrive in una nota il dipartimento di Scienze Umane dell’università dell’Aquila.

«Il 6 giugno, a Istanbul – si legge nella nota – migliaia di studenti, lavoratori e docenti delle università hanno risposto a questi attacchi manifestando in difesa della libertà di pensiero, della libertà di espressione, della libertà d’insegnamento, e per il diritto ad essere coinvolti nella gestione del territorio, del tessuto urbano e dei monumenti».

«Alle colleghe e ai colleghi delle università turche – si legge in conclusione – va tutta la nostra solidarietà.

Ci uniamo a coloro che da ogni parte del mondo chiedono alle Autorità turche la cessazione delle violenze repressive e il rilascio immediato di tutte le persone detenute solo per aver manifestato pubblicamente il proprio dissenso.

Chappuling is not a crime, chappuling is a right.

We are all chappulers».