
Davanti a mille moto rombanti, il
Comune dell’Aquila ha intitolato il piazzale di località Fonte
Cerreto, alla base della Funivia del Gran Sasso, a Marco
Simoncelli, il pilota di Motogp scomparso a 24 anni a Sepang,
nel 2011, in seguito ai danni riportati dopo una caduta durante
il Gran Premio della Malesia.
Alla cerimonia di intitolazione,
la prima in Italia, hanno partecipato i genitori dello
sfortunato giovane, Paolo e Rossella Simoncelli.
«Non si poteva scegliere meglio – afferma il padre di Marco Simoncelli – di una strada in montagna
per ricordare mio figlio Marco, visto che i motociclisti amano
salire sui monti. Torno in questo posto
dopo 35 anni, quando ci venivo a sciare».
Paolo Simoncelli si è
anche augurato che «L’Aquila possa tornare al più presto alla
normalità dopo il terremoto del 2009».
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A organizzare l’evento il Motoclub motociclisti aquilani e il
Comune dell’Aquila.
«Ringraziamo l’amministrazione –
ha detto Massimiliano Mari Fiamma, presidente del Motoclub
motociclisti Aquilani – perché ha dato alla nostra città la
possibilità di avere ‘vicino’ una persona bella come
Simoncelli. Sono stati bravi a velocizzare la lunga burocrazia,
perché in genere occorrono una decina di anni dalla morte prima
che si possa dedicare una via a qualcuno».
Il Comune
dell’Aquila era rappresentato dal vice sindaco, Roberto Riga, e
dal capo di gabinetto del primo cittadino, Pierpaolo Pietrucci.
Oltre all’intitolazione del piazzale a Simoncelli, è stata
scoperta una stele, realizzata da Gabriele Ranalli, Giuseppe
Marchetti e Antonello Cialente, per «ricordare tutti i centauri
morti sulla strada».
Alla cerimonia hanno partecipato anche
l’ex pilota pescarese Corrado Tuzii, in gara ai mondiali di
motociclismo dal 1979 al 1981, e la giovane promessa Lorenzo
Baldassarri, 16 anni.