Ricostruzione grazie a deroga Patto Stabilità

24 giugno 2013 | 17:08
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Ricostruzione grazie a deroga Patto Stabilità

di Antonella Calcagni

Le zone colpite da calamità naturali non sono tenute a rispettare il Patto di Stabilità. Se questa norma sarà accettata dall’Unione europea sarà molto agevole per L’Aquila la ricostruzione attraverso la riattivazione del mutuo con la cassa Depositi e prestiti, che non sarebbe più considerato un pericoloso debito dello Stato.

In occasione dell’audizione del 26 giugno a Bruxelles, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente presenterà il testo di un provvedimento pro calamità. Un testo condiviso ieri a Roma anche con il numero uno dei Democrat Guglielmo Epifani che preparerà il terreno parlando con i “suoi” europarlamentari giungendo all’Aquila il prossimo 4 luglio. Il fronte Europeo, dunque, è servito.

«In caso di calamità naturali, nelle località per cui è stato concesso da parte della Ue il fondo di solidarietà – è scritto nella proposta – lo stato membro può intervenire nella riparazione dei danni per avviare il rilancio economico e produttivo, nel caso quest’ultimo sia stato gravemente danneggiato in misura pari al massimo di 15 volte rispetto a quanto investito dall’Unione europea con finanziamenti anche diluiti nel tempo. Queste somme non vengono contabilizzate ai fini del calcolo del debito complessivo e del Patto di Stabilità».