
Vincenzo Angelini, dopo aver scatenato la tempesta nello stagno pretende di essere risarcito per 11 milioni di euro di danni morali. Questa è la richiesta depositata, oggi, dall’avvocato Sergio Menna, legale dell’ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, ad apertura del processo “Sanitopoli”, su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che vede fra i principali imputati l’ex presidente della Regione, Ottaviano Del Turco.
Nel procedimento Angelini, definito “il grande accusatore”, é parte lesa e allo stesso tempo imputato. Fu l’imprenditore a raccontare ai magistrati, nel corso di più interrogatori in procura, di aver pagato tangenti per circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori pubblici regionali sia di centrosinistra che di centrodestra in cambio di agevolazioni nella gestione degli appalti alla sanità, collaborando con la procura e l’ex vice presidente della Giunta Enrico Paolini a costruire il grande impianto accusatorio che avrebbe portato alla ‘valanga di prove’ che Trifuoggi annunciò in pompa magna nella conferenza stampa del 14 luglio 2008 all’indomani dell’arresto di mezza giunta.
Il legale di Angelini ha chiesto in particolare 3 milioni di euro a Del Turco, all’ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone e all’ex segretario generale dell’Ufficio di presidenza, Lamberto Quarta. Sempre a Cesarone, sono stati chiesti altri 163 mila euro, di cui 55 mila insieme all’ex assessore alle Attività produttive, Antonio Boschetti. All’ex parlamentare del Pdl, Sabatino Aracu e all’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, sono stati chiesti rispettivamente 3 milioni e 500 mila euro e 3 milioni e 600 mila euro; all’ex assessore alla Sanità della giunta di centrodestra, Vito Domenici 500 mila euro; all’ex assessore alla Sanità della giunta Del Turco, Bernardo Mazzocca e al suo ex segretario, Angelo Bucciarelli 150 mila euro in totale.
L’arringa dei legali di Angelini è prevista per il prossimo 3 luglio. Nelle scorse udienze, le altri parti civili hanno chiesto in totale quasi 250 milioni di euro di risarcimento: quasi 100 milioni le Asl e le case di cura; 146 milioni di euro la Regione Abruzzo.
LEGALE CHIEDE ASSOLUZIONE SOCIETA’ VILLA PINI – Il legale della società Villa Pini, Maria Croce, nel corso dell’udienza odierna del processo “Sanitopoli”, dedicata alle arringhe degli avvocati delle società imputate e dei responsabili civili, ha chiesto l’assoluzione della società Villa Pini d’Abruzzo, accusata di due truffe aggravate e due corruzioni, e di conseguenza del suo ex patron, Vincenzo Maria Angelini, per quegli stessi reati.
L’avvocato Croce ha ricostruito le vicende relative alle cartolarizzazioni, sottolineando che le «condotte di Angelini non sono state né artificiose né ingannevoli verso la pubblica amministrazione». Il legale di Villa Pini ha aggiunto che l’imprenditore «é stato vittima diverse volte», in particolare delle «richieste dei politici dell’epoca», ma anche «in occasione di questo processo in quanto l’unico delle case di cura che si è trovato imputato».