Tares, «Difficile stabilire la base imponibile»

di Antonella Calcagni
«Non è stata affatto una dimenticanza». L’assessore al Bilancio Lelio De Santis ci tiene a ribadirlo. «É stato lo stesso ministero – continua l’assessore – a disincentivare per noi la previsione della Tares la cui applicazione è difficile se non impossibile nel nostro Comune». C’è stato però un dietrofront in un decreto del Mef per cui l’assessore, nell’incertezza, ha deciso di portare all’esame dell’esecutivo una delibera di previsione della Tares, che tuttavia «non andrà ad incidere sul bilancio – aggiunge – dove peraltro era già prevista l’entrata della Tarsu. Se ci saranno delle differenze, saranno effettuate variazioni strada facendo».
Un’altra ipotesi prevede invece l’inserimento della previsione Tares attraverso un emendamento tecnico al bilancio. Della questione si parlerà in conferenza dei capigruppo prevista per domani. É probabile che non sia necessario rinviare la seduta del Consiglio di giovedì. O almeno De Santis preferirebbe non farlo.
La prima tranche di Tares dovrebbe essere pagata da dicembre con il conguaglio. Non è facile stabilire se con la Tares si pagherà di più rispetto alla Tarsu. Il calcolo con la nuova tariffa va fatto anche sul numero dei componenti della famiglia oltre che sui metri quadrati. «Nel caso degli aquilani è difficile stabilire la base imponibile, soprattutto per chi abita nel progetto Case e nei Map», spiega l’assessore. «La tariffa è commisurata all’anno solare e alla quantità e qualità media ordinaria di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. Ad ogni anno solare corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte».
La tariffa è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti; una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione; i costi dello smaltimento dei rifiuti. Alla tariffa si applica una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato. I Comuni possono modificare la misura della maggiorazione fino a 0,40 euro, con riduzioni previste fino al 30%.