
Sorveglianza del territorio, bonifica dei terreni bruciati, «puntuale attività di prevenzione e pianificazione» ma, soprattutto, accordi tra le Regioni limitrofe per l’utilizzo della flotta aera dello Stato, «più che dimezzata a causa della mancanza di risorse finanziarie». Lo scrive il presidente del Consiglio Enrico Letta nelle “[i]Raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi[/i]” inviata a tutte le Regioni e le Province autonome nei giorni scorsi.
Le raccomandazioni del premier sono state inviate alle Regioni il 20 giugno, dunque prima che scoppiasse la polemica per la gestione degli incendi in Sardegna. Nella circolare Letta ricorda che gli incendi sono «sicuramente prodotti, nella quasi totalità» dei casi, «dalla mano dell’uomo» e per questo le azioni di contrasto devono comprendere «in primis, campagne di sensibilizzazione ed educazione all’ambiente, nonché attività di prevenzione e di monitoraggio continuo del territorio che consentano di mettere in atto un tempestivo e più efficace primo intervento».
In questo quadro, le «squadre di terra rimangono indispensabili e determinanti nella lotta attiva», mentre i mezzi aerei «evidentemente, devono essere considerati una misura complementare, da utilizzare nelle situazioni più gravi, in termini di rischio residuo».
Si tratta di indicazioni, scrive Letta ai presidenti di Regioni e Province autonome, che «assumono particolare rilevanza alla luce della forte riduzione del numero di velivoli che compongono la flotta dello Stato che, quest’anno», sarà «più che dimezzata rispetto allo scorso anno e che, allo stato attuale, potrà contare sostanzialmente sui Canadair».
Ecco perché è «necessario uno sforzo comune e sinergico per ottimizzare l’impiego delle flotte aeree antincendio regionali e quella di Stato». Come? Attraverso accordi e gemellaggi tra le Regioni limitrofe. «Risulta del tutto evidente l’opportunità che le Regioni – scrive il premier – nella propria programmazione delle attività di lotta attiva, provvedano ad implementare e innovare le strategie d’impiego delle proprie risorse, anche mettendo a fattor comune, in particolare con le regioni limitrofe tramite intese e accordi, i mezzi disponibili e integrando la composizione delle flotte con velivoli che abbiano caratteristiche di impiego differenziate».
In sostanza, il «sistema Paese, a tutti i livelli di responsabilità, deve affrontare, con la dovuta attenzione, il fenomeno incendi che rappresenta un’emergenza di carattere ambientale ed economico».
Dunque, conclude Letta, «auspico che siano messe in atto le azioni previste dal nostro ordinamento con una sinergica attività di sorveglianza del territorio e di avvistamento, che coinvolta efficacemente risorse regionali e statali, al fine di garantire un efficace e tempestivo intervento di spegnimento da terra e di bonifica, una puntuale attività di prevenzione e di pianificazione, nonché un adeguato coordinamento del flusso di informazioni tra i diversi soggetti competenti».