
di Valter Marcone
La mia voce cerca il vento
nella notte stellata e silenziosa
perché sono stanco di essere uomo
e voglio affidargli il pianto
per essere radice, albero
pietra, seme e fiore.
La mia voce cerca il vento
e arde come un lucignolo
e muove passi ardenti nella notte
alla ricerca dei profumi,
della vita, della storia,
attraverso porte e cortili
con i panni stesi sul filo di ferro
e i mobili pieni di tarli.
La mia voce cerca il vento
per affidargli il mare di ciò che continua
quando il cuore si ritira dalla terra
e non ha più senso continuare
ad essere uomini
meglio essere radici. Seme e fiore
pietra e goccia di mare.
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