Danni dei cinghiali, «Riconsegnare la competenza alla Regione»

«Le procedure burocratiche nella nostra provincia ancora non sono concluse
gli uffici purtroppo vanno a rilento nonostante le sollecitazioni arrivate
dallo stesso assessorato regionale Agricoltura» informa Stefano Fabrizi
direttore di Confagricoltura L’Aquila in merito alla questione dei danni provocati dai cinghiali.
«Abbiamo informazioni – prosegue Fabrizi – che la provincia
di Pescara è già partita con le attività di selecontrollo necessarie ad
arginare il fenomeno che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori.
Purtroppo la provincia dell’Aquila dimostra di non essere più in grado di
esercitare questa delega a causa della carenza di personale. E’ ora di
riconsegnare questa competenza alla Regione».
«Siamo esasperati ed anche preoccupati sulla carenza di fondi in bilancio
per il ristoro dei danni – afferma Vinicio Blasetti, presidente della
sezione zootecnica provinciale di Confagricoltura, – gli assalti dei
cinghiali non si contano più, la Provincia deve intervenire immediatamente
con abbattimenti selettivi a più ampio raggio».
Negli uffici di
Confagricoltura sono arrivate richieste di aiuto da Massa D’Albe, Villa San
Sebastiano, Poggetello, Vittorito, Valle Subequana,. in pratica dall’intera
provincia dell’Aquila.
Intanto Confagricoltura, per tutelare i propri associati, ha dato mandato ai
propri avvocati di dare applicazione alla Legge 157 del 1992 che
all’articolo 15 stabilisce che chiunque possegga un fondo utilizzabile a
fini venatori, dove i cacciatori sono autorizzati ad entrare anche contro la
volontà del proprietario, ha diritto ad un rimborso per la penalizzazione
che gli deriva da tale servitù. L’ammontare annuo di tale rimborso
mediamente vale da 70 a 150 Euro per ettaro e si possono richiedere gli
arretrati con gli interessi relativi agli ultimi 10 anni.
Tale procedura è stata già riconosciuta dalla Regione del Veneto, che ha
dichiarato che rispetterà tale obbligo appena saranno stati precisati i
valori economici per calcolare gli importi per le singole richieste.