Case e Map, «Ora i conti non tornano e di chi è la colpa?»

28 giugno 2013 | 12:39
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Case e Map, «Ora i conti non tornano e di chi è la colpa?»

«Certo che la reazione scomposta e disarticolata dell’assessore Pelini, non giova certamente alla sua causa.

Da quando è stato realizzato il progetto C.A.S.E. e Map da più parte è stata chiesta trasparenza sulle assegnazioni, sugli appartamenti sfitti, sulle problematiche della manutenzione». A dichiararlo è il segretario Comunale L’Aquila Città Aperta Corrado Ruggeri.

«Quando a gestire – continua Ruggeri – il tutto era la Protezione Civile, la stessa parte politica dell’assessore Pelini richiedeva, un giorno si e l’altro pure, piena trasparenza. Poi si è pigiato sull’acceleratore per il passaggio della gestione al Comune. Il tutto con la massima fretta tanto da non concordare nulla con il Governo, neanche i costi di manutenzione che sarebbero gravati tutti sulle Casse Comunali, mentre potevano tranquillamente essere in gran parte assorbiti dallo Stato».

«Sarebbe stato sufficiente – aggiunge Ruggeri – lasciare ancora allo Stato l’intera gestione e negoziare al meglio il passaggio al Comune. Sicuramente ci sarebbero stati minor carchi per l’amministrazione Comunale. Ma ciò non si è fatto! Il buon Andreotti diceva; a pensar male si fa peccato ma speso ci si azzecca. Ora faccio peccato: ma tutta quella fretta serviva forse a gestire in modo clientele il tutto? E perché proprio nel periodo pre-elettorale delle elezioni Comunali?».

«Ora i conti non tornano – precisa Ruggeri – e di chi è la colpa? Il sindaco docet e quindi non è certamente colpa dell’assessore Pelini, ma, come al solito, di altri. Certo che se c’era qualcosa fatta per bene il merito sarebbe stato assolutamente suo. No assessore Pelini: se volevi la trasparenza questa doveva esserci fin dal primo giorno e poiché la matematica non è una opinione i numeri non potevano certamente essere ballerini».

«Se c’è uno – conclude Ruggeri – che deve chiedere scusa alla Città questo sei solo ed esclusivamente tu. Tu spesso hai ripetuto il ritornello che “in altri paesi per episodi molto meno gravi gli amministratori si sarebbero già dimessi”. Infine sbaglio se ricordo quanto da te detto: c’è il gravissimo risvolto clientelare delle assegnazioni in virtù delle pressioni esercitate da parte di alcuni consiglieri comunali? E come hai proceduto? Acconsentendo? O aggiustando solo ciò che a te interessava? Spiegacelo altrimenti non capiamo!».