
Sono 3820 le diagnosi su pazienti affetti da dolore cronico effettuate nell’ultimo anno in Italia dai circa 300 medici di medicina generale impegnati nel progetto formativo Teseo, promosso dalla società italiana di medicina generale (Simg) con l’obiettivo di fornire ai medici di famiglia adeguate conoscenze nell’ambito della terapia del dolore.
La metà dei pazienti è risultata affetta da un dolore di tipo infiammatorio, un terzo da dolore di tipo meccanico strutturale e un quinto da dolore neuropatico.
Sul totale dei pazienti tipizzati, 2725 sono stati inseriti dai medici di medicina generale nel registro delle cure ‘early palliative care’, con l’obiettivo di identificare precocemente i malati con bisogno di approccio palliativo. Di questi, solo il 28% è malato oncologico, mentre gli altri pazienti sono affetti da altre patologie, soprattutto di natura cardiovascolare (16%).
«Essere seguiti da un medico specificatamente formato sul dolore – ha detto Pierangelo Lora Aprile, responsabile scientifico del progetto Teseo, realizzato con il contributo del gruppo Angelini – permette al paziente di essere sottoposto ad un accurato esame clinico dedicato e di avere una proposta di percorso terapeutico finalizzata al raggiungimento di obiettivi con lui condivisi». «Questo percorso formativo – conclude Lora Aprile – ha dato la possibilità a 350 medici di famiglia di riconoscere il tipo di dolore, misurarlo, favorire un aumento dell’appropriatezza diagnostico terapeutica e identificare, tra i loro malati, coloro che si stanno avvicinando alla fine della vita, dedicando loro uno spazio specifico per valutarne i bisogni».
Dopo il progetto Teseo verrà sviluppato ‘Arianna’, uno studio su scala nazionale promosso dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali per facilitare l’accesso alle cure palliative domiciliari ai malati con patologie croniche.