Autonoma sistemazione, 247 posizioni sospette

Sono in arrivo nuovi controlli da parte della Guardia di Finanza per verificare la correttezza nell’assegnazione dei Cas (Contributi di autonoma sistemazione). Obiettivo: scovare i furbetti del terremoto. Nel mirino c’è chi percepisce il contributo pur avendo perso i requisiti necessari e quindi avendo ormai a disposizione un’abitazione agibile.
A stabilire la necessità dei controlli è un protocollo di intesa firmato con il Comune già da diversi mesi. In un report dello scorso marzo, infatti, la Finanza aveva segnalato al Comune la presenza di 247 persone che pur non avendo diritto al Cas continuavano a percepire il contributo. Con un monitoraggio per il 2012, infatti, erano state controllate 365 posizioni, di cui 247 erano risultate non regolari. Una questione segnalata dalla Guardia di Finanza al Comune che avrebbe dovuto interrompere l’erogazione dei contributi, recuperando circa 267.000 euro. Proprio per verificare che queste somme non siano state attribuite ingiustamente a chi non ha più diritto al Cas, la Finanza effettuerà nei prossimi mesi nuove indagini.
Controlli ancor più necessari in seguito alle polemiche sollevate nei giorni scorsi sull’attribuzione di Progetto Case e Map. Un caso scoppiato dopo la denuncia e alle accuse di clientelismo da parte del consigliere Enrico Verini, capogruppo di Futuro e libertà in Comune, su 40 nuclei familiari che avrebbero le abitazioni ricostruite, ma che occupano ancora le new town.
A cavalcare l’onda è stato poi Raffaele Daniele, capogruppo dell’Udc in Consiglio, che ha sottolineato una confusione sul numero degli alloggi vuoti e polemizzato su presunte irregolarità nella gestione degli stessi, tanto da arrivare a parlare di persone decedute considerate assegnatarie. Lo stesso Daniele ha anche chiesto le dimissioni dell’assessore all’assistenza alla popolazione, Fabio Pelini. Accuse a cui lo stesso Pelini, ha risposto parlando di «clima da caccia alle streghe». Una replica «scomposta» per il capo dell’opposizione in Comune, Giorgio De Matteis, che l’ha definita un autogol.
La questione dei contributi di autonoma sistemazione si inserisce dunque in un clima piuttosto teso. «Allo stato attuale non risultano posizioni aperte» ha commentato Fabio Pelini. «A settembre 2012 abbiamo commissionato un censimento i cui esiti sono stati trasmessi alla Guardia di Finanza per punire eventuali abusi. Oltre mille nuclei non fecero questo censimento e per loro furono dunque sospese le erogazioni dei Cas. In quella occasione fu verificata la situazione di tutti i beneficiari del contributo. Ora non dovrebbero esserci sorprese».
[i]Fonte: IlCentro[/i]