
Un’interrogazione parlamentare presentata al ministro della Giustizia per scongiurare la soppressione del Tribunale di Sulmona e sollecitare il governo a istituire una sezione distaccata dell’ufficio di sorveglianza o quanto meno di un ufficio del giudice di sorveglianza. A presentarla, nei giorni scorsi, è stata la senatrice Stefania Pezzopane che ha sottolineato come l’atto sia aderente alle richieste e alle sollecitazioni giunte dall’ordine degli avvocati.
«Condivido pienamente – ha commentato la senatrice – la linea assunta dal sindaco Ranalli. Lavoreremo insieme per raggiungere questo comune obiettivo».
Nell’atto di sindacato ispettivo, pubblicato già lo scorso 24 giugno, si sottolinea che il circondario del tribunale di Sulmona sarebbe il più distante dalla futura sede accorpante dell’Aquila. Difficoltà questa in grado di creare disagi organizzativi eccessivi, sia per la popolazione sia per il servizio di giustizia. Pertanto nel testo dell’interrogazione si chiede se «tale situazione non sia considerata dal ministro altamente lesiva dei diritti dei detenuti, sottoposti a vessanti trasferimenti ogniqualvolta intendano far valere i propri diritti dinanzi alla giurisdizione di sorveglianza e dei diritti del personale di Polizia penitenziaria, impegnato in lunghe attività di scorta con esposizione al rischio», se «il Governo non ritenga urgente l’istituzione a Sulmona di una sezione distaccata dell’ufficio di sorveglianza o quanto meno di un ufficio del giudice di sorveglianza, strutture sufficienti da sole ad azzerare tempi, rischi e costi delle traduzioni; se l’urgenza di istituire gli uffici di sorveglianza non renda parimenti urgente l’esercizio da parte del Governo del potere di rettificare il decreto legislativo 7 settembre 2011, numero 155, allo scopo di escludere il tribunale di Sulmona dalla tabella degli uffici soppressi».