Trasacco, un paese cardioprotetto

1 luglio 2013 | 17:18
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Trasacco, un paese cardioprotetto

Trasacco sarà il primo paese in Italia sotto i 5000 abitanti ad essere cardioprotetto. Gli abitanti del borgo marsicano saranno dunque costantemente monitorati, sotto il profilo cardiaco, al fine di prevenire cardiopatie e possibili conseguenze sulla salute della popolazione.

L’amministrazione comunale ha approvato un progetto, che già si trova nella fase attuativa iniziale, che vede la collaborazione della società Acaya, azienda formatrice nel settore. Tale società ha iniziato i corsi di primo intervento con la partecipazione dei cittadini suddivisi in fasce di età. L’amministrazione comunale ha provveduto all’acquisto di otto defribillatori il cui uso è oggetto preminente dei corsi che sono diretti dal Staefano Guarracini, medico cardiologo. I successivi corsi saranno tenuti presso l’auditorium Pietro Taricone il 13 e il 20 luglio.

L’obiettivo del progetto è quello di fornire ai cittadini di Trasacco gli elementi di primo soccorso in caso di emergenze cardiache, ma anche elementi per la prevenzione delle malattie del cuore che trovano validi supporti negli stili di vita basati sugli abusi alimentari, alcolici, tabagismo e droghe.

«La prevenzione – spiega il sindaco di Trasacco Mario Quaglieri, che è anche medico – è l’elemento fondamentale per la lotta contro ogni tipo di patologia, ma in modo particolare per quelle cardiocircolatorie. Vogliamo offrire ai nostri cittadini gli strumenti conoscitivi e tecnici per debellare una delle patologie che provocano la maggior parte dei decessi».

L’esperimento di Trasacco, secondo il cardiologo Stefano Guarracini, è all’avanguardia «perché, per la prima volta, fornisce direttamente ai cittadini gli strumenti di primo soccorso con defribilllatore per intervenire nelle emergenze cardiache. Chi salva una vita salva il mondo intero – conclude Guarracini- e su questo motto, che è inciso dietro gli apparecchi di defribillazione negli Stati Uniti, crediamo di poter dare un importante contributo per la salute dei cittadini».