Cialente furioso, via da riunione con Trigilia

4 luglio 2013 | 18:27
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Cialente furioso, via da riunione con Trigilia

«Ci stanno prendendo in giro questi burocrati di Stato che guadagnano venti volte un operaio, dovrebbero lavorare giorno e notte per la tragedia aquilana, invece non danno risposte tanto da far saltare l’importante investimento all’Aquila della Accord Phoenix. Invito tutti i lavoratori a mobilitarsi a Roma per chiedere direttamente ai ministri competenti e ai burocrati il perché».

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, con parole forti torna a protestare duramente contro il Governo nazionale a cui «non importa nulla dell’Aquila e del suo circondario in ginocchio dopo il terremoto del 6 aprile 2009».

Nel pomeriggio il Primo cittadino ha abbandonato la riunione del comitato di vigilanza per l’utilizzo dei 100 milioni riservati allo sviluppo delle zone terremotate che si stava svolgendo a palazzo Chigi alla presenza, tra gli altri, del ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia, incaricato dal premier per la gestione della ricostruzione.

A mandare su tutte le furie il primo cittadino, che nei mesi scorsi per protesta aveva riconsegnato la fascia tricolore e fatto rimuovere le bandiere dalla sedi comunali, il fatto che non è stato ancora sciolto il nodo dell’interpretazione della delibera Cipe sulla destinazione dei fondi per lo sviluppo che secondo il documento vanno prioritariamente al chimico-farmaceutico.

«Dovevano cambiare la delibera che loro stessi hanno scritto per permettere lo stanziamento di 11 milioni per l’azienda inglese, specializzata nel recupero di Pc per estrarre e riutilizzare metalli, che all’Aquila vuole investire 50 milioni di euro, assumere circa 250 persone e riassorbire i 130 lavoratori in mobilità dell’ex polo elettronico. Invece, Carlo Sapino, del ministero per lo sviluppo Economico, non si è presentato – ha spiegato il sindaco – Ora Trigilia e il ministro di Sappino, Zanonato, cambino i loro burocrati e, soprattutto, spieghino a lavoratori e disoccupati i motivi per i quali l’operazione rischia di saltare».

Cialente ha sottolineato di essere stanco di essere trattato come gli venisse fatto un favore, e di essere abbandonato nonostante all’Aquila «la cassa integrazione sia aumentata del 1700 per cento, che ci sono centinaia di famiglie che ogni giorno ci preoccupiamo di sfamare e che tra due mesi saranno finiti i fondi e la ricostruzione si fermerà di nuovo».

LA NOTA DEL MINISTERO

L’ufficio stampa del ministro per la Coesione territoriale ha ricostruito l’incontro romano in una breve nota. «Oggi, a Palazzo Chigi – si legge nel comunicato – si è riunito il Comitato di indirizzo istituito ai sensi del decreto del ministro per la Coesione territoriale dell’8 aprile 2013. Alla riunione, presieduta dal ministro Carlo Trigilia, hanno partecipato il presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi, il sindaco del Comune di L’Aquila Massimo Cialente, il coordinatore dei Comuni del cratere aquilano Emilio Nusca, i coordinatori degli Uffici speciali per la città di L’Aquila e per i Comuni del cratere Paolo Aielli e Paolo Esposito, l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, i professori Arnaldo Bagnasco dell’università degli studi di Torino, Paola Inverardi e Fabio Graziosi dell’università degli Studi dell’Aquila e il direttore generale della Regione Abruzzo Antonio Sorgi».

«Il ministro – prosegue la nota – ha manifestato forte apprezzamento per l’istituzione del Comitato che ha come missione il coordinamento, la vigilanza e il monitoraggio delle iniziative previste dal DM dell’8 aprile 2013 e le cui risorse sono finalizzate a favorire azioni di sviluppo nel cratere abruzzese. Trigilia ha sottolineato la rilevanza di una proficua e strategica collaborazione istituzionale tra tutte le amministrazioni che compongono il Comitato. Il ministro ha, inoltre, definito le possibili azioni del Comitato, indicato il suo ruolo e segnato un percorso di collaborazione istituzionale con Invitalia che ha il compito di fornire il proprio supporto tecnico con la massima celerità per dare risposte concrete alle aspirazioni dell’area».

«La ricostruzione e il miglioramento dei tessuti urbani danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009 – ha spiegato Trigilia – deve accompagnarsi ad incisivi, condivisi e coerenti interventi per lo sviluppo socio-economico. Occorre usare il più celermente possibile i fondi per lo sviluppo puntando a massimizzare gli effetti sulla ripresa economica e occupazionale».

«Il Comitato – si legge ancora nella nota del ministero – ha infine condiviso la proposta del ministro Trigilia in merito ai criteri da adottare nel valutare l’allocazione delle risorse, fra cui: gli effetti occupazionali, l’impatto più generale sullo sviluppo a medio e lungo termine dell’area, sull’istruzione e sull’imprenditorialità locale».

LO SFOGO DI CIALENTE

Il primo cittadino ha affidato il suo sfogo ad una dura nota che riportiamo di seguito integralmente.

[i]«Sono indignato e ho abbandonato la riunione del Comitato presieduto dal ministro Trigilia che dovrebbe discutere del rilancio economico e produttivo del cratere Aquilano.

Ho appena appreso che, in 25 giorni, il ministro Trigilia , che dovrebbe occuparsi del territorio aquilano, non è stato capace di sciogliere il nodo di come assicurare i finanziamenti per il rilancio economico e produttivo.

Siamo nelle fasi masturbatorie dei massimi sistemi. Mentre nella città abbandonata a se stessa siamo arrivati al 1700% di ore di cassa integrazione e il Comune dell’Aquila, ogni giorno, si deve preoccupare di sfamare letteralmente centinaia di famiglie, dirigenti dello Stato che devono interpretare degli avverbi, si rifiutano di partecipare al comitato tecnico perché infastiditi da un sindaco che viene ridicolizzato per le sue “iniziative di popolo”.

Chiedo ad Enrico Letta di intervenire immediatamente.

Entro la prossima settimana vogliamo sapere se l’azienda che con tanta fatica dovrebbe venire a dare occupazione a lavoratori che hanno perso da anni speranza, può o meno insediarsi a L’Aquila. Azienda cercata e trovata dall’amministrazione locale e non certo da chi ha fatto finta di gestire un marketing territoriale fino al fallimento e al deterioramento completo del vecchio sito Italtel, come Aquila Sviluppo.

Chiamo tutti lavoratori dell’ex Polo Elettronico, i sindacati e tutta la Città, alla più ferma mobilitazione, a venire qui Roma presso questi uffici in cui alberga solo il menefreghismo e l’autoreferenzialità, per farsi spiegare questa follia.

Dobbiamo far capire a questa gente che siamo stufi di essere presi per i fondelli. Questa gente deve capire che non abbiamo più nulla da perdere.

Questa mattina, a L’Aquila, era in visita il segretario nazionale del Pd Guglielmo Epifani. Chiedo a lui, uomo che della difesa del lavoro ha fatto una scelta di vita, di intervenire per far capire che il destino di una città non può essere affidato a stupidi e non so quanto in buona fede errori, fatti in sede di stesure di leggi e delibere, da gente che ogni mese guadagna 20 volte di più di quello che un cassa integrato aquilano percepisce per tentare una misera sopravvivenza».[/i]