
di Antonella Calcagni
Non tutto è perduto. Ci sono ancora speranze per l’insediamento nel polo elettronico della Accord Phoenix. Dopo la dura presa di posizione del sindaco, Massimo Cialente, dal ministero della Coesione, sembra che nella stessa giornata di ieri abbiano riscritto il decreto che rivede le regole per la distribuzione del 5% della delibera Cipe, ossia 100 milioni per il rilancio economico e produttivo del cratere.
Tale cifra doveva essere destinata prioritariamente a imprese esistenti per il ministero che ora però si è convinto a consentire la ripartizione anche per le aziende che aspirano ad insediarsi, fra cui la Phoenix. Tuttavia è una lotta contro il tempo, spiega Giovanni Lolli, «Non basta riscrivere il decreto – dice – Il Cipe deve poi produrre una delibera che modifichi la precedente. Il rischio è che il Comitato non si riunisca prima di luglio, poi ci sono le ferie». Insomma il timore è che l’operazione possa slittare direttamente a settembre.
Lolli e Cialente stanno cercando di mettere fretta anche a Invitalia che ha il compito di analizzare il piano industriale. «Mentre mi dicevano queste cose a Roma – riferisce Cialente – io pensavo alle facce disperate dei cassintegrati del polo elettronico, che l’azienda si è impegnata a riassorbire. Tutto ciò cozzava con l’atmosfera lenta e ovattata che si respirava dentro al Ministero».
Secondo quanto riferito dai vertici dell’azienda all’ex parlamentare, Giovanni Lolli, «l’azienda sembra essere disposta ad attendere, ma non all’infinito – spiega – Vogliono che tutto sia fatto nella più assoluta trasparenza e nel rispetto della legge. Chiedono solo tempi certi».
Il sindaco non intende deporre l’ascia di guerra. «Non può essere che la burocrazia assurda mandi in fumo l’operazione. Non ci sto, i lavoratori non ci stanno. Se non si risolve, andremo a Roma con le mazze». «Alcuni di loro entrano nel secondo anno di mobilità, avendo una riduzione dell’indennità del 20%», ricorda Lolli.
Si lavora su due fronti, quello istituzionale a Roma e quello “proletario” all’Aquila. Per lunedì pomeriggio è stata programmata un’assemblea con i cassintegrati del polo elettronico il cui obiettivo sarà quello di programmare una mobilitazione a Roma. A meno che non giungano notizie positive in questi giorni. Nel frattempo i sindacati sollecitano i vertici della Phoenix a inviare al più presto il piano industriale, sopratutto per una questione di trasparenza verso la città.