Bray, «Impegno per L’Aquila è un dovere»

9 luglio 2013 | 13:40
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Bray, «Impegno per L’Aquila è un dovere»

«La mia testimonianza è di chi vorrebbe davvero dare una speranza ai cittadini dell’Aquila. Io sono rimasto molto colpito quando ho visitato le case del centro storico e ho visto negli occhi di una signora che il dolore continuava a esserci». Lo ha detto il ministro della Cultura, Massimo Bray, a margine della presentazione del cartellone della seconda edizione dell’evento “I Cantieri dell’immaginario”, presentato stamane a L’Aquila al ristrutturato Palazzetto dei Nobili. «Il Governo – ha aggiunto a proposito del restauro del centro cittadino – deve fare questo con un impegno molto preciso perché è un dovere, che sento io, ma deve sentire tutto il governo».

«La cultura può essere sicuramente il collante per creare il senso di comunità – ha aggiunto Bray – ma credo che in questo momento siano le scelte politiche che devono dare una risposta a questo paese». «Devono essere scelte politiche forti, sicure, in cui dobbiamo garantire che i cittadini tornino nella loro città, che i palazzi, le abitazioni civili, insieme a quelle storico-artistiche religiose, quindi in quelle grandissime opere, siamo tutti impegnati a restaurare, che si riesca a trovare di nuovo la vita per i cittadini dell’Aquila», ha detto ancora.

«Non si possono cambiare le risorse per situazioni come L’Aquila, perché L’Aquila, come alcune altre realtà del Paese, è il simbolo di un Paese che vuole credere in uno sviluppo differente e che vuole rispettare i propri cittadini», ha sottolineato Bray. «Credo – ha aggiunto – che sia veramente venuto il momento di dire con chiarezza che se vogliamo sperare che i cittadini abbiano di nuovo fortuna e fiducia nella politica, la stessa politica dev’essere capace di ascoltare i cittadini e dare risposte precise».

«Le risposte sono sicuramente nel dare più risorse alla cultura. Mi sembra che tutto il Governo, partendo dal presidente del Consiglio, che anche domenica ha ribadito il suo impegno, ritiene che le risorse della cultura ci dovranno essere», ha detto Bray. Il ministro per i Beni e le attività culturali ha aggiunto che, però, «nel caso dell’Aquila si va oltre l’impegno per un ministero: l’impegno verso una comunità, verso una città che deve essere restituita alla sua vita, al senso di quotidianità capace anche di permettere a tutti gli abitanti di progettare il proprio futuro».

Il ministro per i Beni e le attività culturali, rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento sul ventilato taglio alle attività culturali del Paese ha spiegato che «la risposta l’ha data lo stesso presidente del Consiglio domenica, dicendo che nel bilancio saranno previsti non solo il proprio impegno a non tagliare i fondi, ma anche a trovare quei fondi per le priorità del Paese».