
Il Comune di Prezza, piccolo paesino della provincia dell’Aquila abitato da 996 persone, è l’unico in Abruzzo ad essere ‘rifiuti free‘, ovvero con una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore a 75 chili per abitante. E’ quanto emerge dalla 20esima edizione di ‘Comuni Ricicloni‘ di Legambiente, che quest’anno ha premiato undici comuni abruzzesi in cui la raccolta differenziata supera il 65%.
I comuni presenti nell’indagine – lo studio prende in considerazione solo quei Comuni che abbiano comunicato i risultati a Legambiente – sono: Prezza (indice relativo al sistema di gestione dei rifiuti 56,63 e differenziata al 67,33%) e Pratola Peligna (47,06, 69,92%), nell’Aquilano; Torano Nuovo (55,42 68,05%), nel Teramano; Torrevecchia Teatina (54.21, 69.16%), Crecchio (53.21, 68.74%), Casalincontrada (50.62, 65.02%), Orsogna (48.17, 67.76%), Fara San Martino (44.92, 72.17%), Ortona (42.16, 65%) e San Giovanni Teatino (35.26, 65.54%), nel Chietino; Manoppello (50.79, 66.53%), nel Pescarese.
Gli unici due centri con più di diecimila abitanti sono Ortona e San Giovanni Teatino, mentre gli altri vanno dai 996 residenti di Prezza ai 7.815 di Pratola Peligna.
Così come accade a livello nazionale, anche in Abruzzo le città più grandi rimangono indietro sui livelli di differenziata. «La nostra regione – commenta Luzio Nelli della segreteria regionale di Legambiente – sull’esempio dei comuni che hanno dimostrato di stare lavorando nella giusta direzione, deve continuare ad investire nella domiciliarizzazione della raccolta e nel colmare la carenza degli impianti per il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Bisogna scoraggiare lo smaltimento in discarica attraverso la leva fiscale, sul principio di ‘chi inquina paga, chi produce meno rifiuti deve poter risparmiare’».