Le domande più imbarazzanti in un colloquio di lavoro

10 luglio 2013 | 10:40
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Le domande più imbarazzanti in un colloquio di lavoro

[i]”Un pinguino cammina attraverso quella porta in questo momento indossando un sombrero. Che cosa dice e perché è qui?”.[/i] No, non è un pazzo quello che ve lo sta chiedendo, ma semplicemente il top manager delle risorse umane di una grande azienda, che vi sta facendo un colloquio.

Una delle tecniche usate durante i colloqui di lavoro infatti è proprio quella di fare domande assurde che non sono lasciate al caso, ma bensì frutto di un modo per verificare le capacità di ragionamento sotto stress del candidato. Da sempre aziende di una certa entità, come Google o Apple, sono mete preferite per chi vuole trovare un lavoro per la vita, tant’è che questi grandi colossi ricevono circa ventimila CV al giorno.

Ma come fare per selezionare il miglior candidato? Semplice! Attraverso una serie di domande assurde ed imbarazzanti che servono proprio per testare il carattere e la prontezza di risposta. Per cui, se avete intenzione di aspirare a un lavoro in grandi aziende, preparatevi a domande del tipo: [i]“Quante palline da golf possono essere caricare su uno scuolabus?” oppure “Stima quante finestre ci sono a New York”[/i].

La community americana Glassdoor, nata per confrontarsi sulle esperienze di lavoro in diverse compagnie statunitensi, ha stilato una classifica delle 25 domande più assurde che sono state effettuate in fase di selezione.

Sul podio spiccano:

1. Se si dovesse sbarazzare di uno Stato degli Stati Uniti, quale sarebbe e perché?

2. Quante mucche ci sono in Canada?

3. Di quanti appartamenti avete bisogno per raggiungere l’altezza dell’Empire State Building?

Realtà o leggenda quella delle domande stravaganti in fase di colloquio? Sta arrivando anche in Italia questa nuovo metodo di selezione attraverso quiz improbabili? Lo abbiamo chiesto ad alcuni utenti in rete che ci hanno confermato il trend e postato le domande più strane che hanno ricevuto in fase di selezione come ad esempio: “Quali sono, a grandi linee, le prime cose che farebbe se le chiedessero di organizzare l’evacuazione di una grande città europea?”, è una delle domande che ha ricevuto Raffaele L.. Ed ancora “che vino abbinerebbe ad un rollè di vitello a cena?” è stata la domanda fatta a Manuela S. durante un colloquio presso un’agenzia di recruitment.

[i]Fonte: Espertilavoroecarriera.it[/i]