Patto sviluppo, «Scandalosa lentezza su uso fondi Fas»

10 luglio 2013 | 15:08
Share0
Patto sviluppo, «Scandalosa lentezza su uso fondi Fas»

«Sono passati ormai quasi due anni da quando il Cipe ha approvato le risorse dei fondi Fas da destinare all’Abruzzo: risorse preziose per un importo di 600 milioni di euro a cui, con una scandalosa lentezza, non si è dato un effettivo seguito nel cantierizzare le opere, che sono rimaste soltanto un elenco dei titoli». E’ questa la denuncia fatta dal responsabile regionale dell’Idv Alfonso Mascitelli, che chiederà ai sindacati e alle associazioni di categoria, che fanno parte del Comitato di Sorveglianza per l’attuazione della programmazione dei Fas un incontro per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sui ritardi non più tollerabili.

«Il presidente Chiodi, a marzo 2012 presentando all’Aquila la programmazione Fas – ricorda Mascitelli – aveva salutato questo evento come un fatto epocale, ma di risultati per ora non se ne vede nessuno. Il dato preoccupante, di cui si parla poco, è che queste risorse sono spendibili a scaglioni con una prima erogazione pari all’8% della somma complessiva e le erogazioni successive sempre dell’8% potranno essere erogate solo dopo certificazione di avvenuta spesa delle quote precedenti».

«Questo – spiega l’esponente dell’Italia dei Valori – significa che più lentamente si spende e più lentamente arrivano le risorse successive. E’ un meccanismo perverso che richiede proprio per questo una attività estremamente impegnativa, ma soprattutto un Governo regionale veramente all’altezza di fare e non soltanto di apparire nelle visite ufficiali. Ne è un esempio lo stesso Campus dell’Automotive nella Val di Sangro, un progetto per il quale erano stati inizialmente destinati 32 milioni di fondi Fas e che procede ancora in maniera stentata, visto che l’ultimo atto della Giunta, a giudicare dai siti ufficiali, risale a 8 mesi fa».

«Mille piccole imprese chiuse e settantacinquemila disoccupati – conclude Mascitelli – non ci mettono nelle condizioni di poter aspettare i tempi della Giunta Chiodi».