Cialente: «Mi vogliono fare fuori dalla Asl»

di Antonella Calcagni
Alla Asl è vietato lavorare di sabato. Il sindaco, dottor Massimo Cialente non potrà più lavorare di sabato pomeriggio in qualità di dipendente della Asl (dove si occupa di [i]risk management[/i]). In questi giorni è stato raggiunto da un ordine di servizio a firma della direttrice del suo dipartimento di Medicina legale, Patrizia Masciovecchio, che lo invita a lavorare nei giorni feriali e nei normali orari osservati dagli altri dipendenti.
Del resto il sindaco Massimo Cialente non ha assunto un incarico di dirigente della Asl, per questa ragione, come da egli stesso ammesso, «non esiste l’incompatibilità fra il mio incarico – spiega – e quello di sindaco ai sensi della legge anti-corruzione». Problema che invece potrebbe essere reale per altri come l’assessore Alfredo Moroni e il consigliere Giorgio Spacca.
Tornando all’ordine di servizio, inutile dire che Cialente è andato su tutte le furie. Raggiunto telefonicamente ha ammesso la veridicità di quello che sembrava essere solo un rumour, peraltro minimizzato dalla dottoressa Patrizia Masciovecchio: «Non ci sono problemi con il sindaco Massimo Cialente – ha detto – Non ci sono questioni che meritino attenzione da parte di organismi esterni alla Asl». Insomma per la direttrice il caso Cialente è ordinaria amministrazione.
Non la pensa così il primo cittadino che sente, invece, odor di complotto. «Mi vogliono fare fuori dalla Asl – tuona – Me la vogliono far pagare. Impedendomi di lavorare il sabato pomeriggio, come fanno del resto anche altri miei colleghi, sanno perfettamente che sarei costretto ad andarmene». Tutto ciò accade nel momento in cui si registrano grandi manovre all’interno dell’ospedale con «la conversione del reparto di Medicina interna ospedaliera in Immunologia clinica e malattie del connettivo».
«Nessuna chiusura – spiega il direttore sanitario, Sabrina Cicogna – Da tempo sapevamo che non avremmo potuto tenere in piedi due reparti, uno universitario e l’altro ospedaliero. Di qui la decisione della trasformazione di quest’ultimo». Sul caso Cialente anche il direttore sanitario minimizza lasciando intendere che il lavoro di Cialente, che consiste soprattutto nella redazione di relazioni, potrebbe essere fatto in ogni momento della giornata. Tutto lascia pensare dunque che a breve potrà esserci un dietrofront sull’ordine di servizio indirizzato al dottor Cialente.